La base c’era, perché in principio l’H1 di NZXT era un case per PC dalla grandi potenzialità, prima fra tutte la capacità di far sembrare l’H210 spaziale: ottimo design, molto performante per funzionalità e prestazioni. Aveva un problemone, che il produttore californiano di hardware per computer ha risolto, partendo proprio da quella base. E trovando l’altezza della situazione.
L’H1 di NZXT è stato uno dei migliori case per PC per build compatte, ma non aveva il cavo riser PCIe progettato e prodotto secondo uno standard sicuro, da qui la comparsa di tutta una serie di grossi problemi. Che sembrano superati.
NZXT ha rilasciato una versione rivista del cavo riser PCIe per i proprietari di case, apportando numerosi miglioramenti all’H1, elevatosi allo standard attuale del 2022, con NZXT H1 V2. C’è un nuovo cavo riser PCIe, alimentatore e dimensioni ampliate in modo da poter installare anche la migliore scheda grafica, che potrebbe perfino competere contro l’HYTE Revolt 3.
NZXT alza il livello: miglioramenti del 10-15% delle termiche per CPU e GPU
L’NZXT H1 V2 sembra da lontano come qualsiasi altro case per PC NZXT, ma analizzando bene, c’è qualcosa di diverso che risalta subito all’occhio. È incredibilmente piccolo, anche rispetto all’NZXT H210i. L’H1 rivisto è un po’ più grande dell’originale, ma è comunque abbastanza piccolo per la maggior parte delle build di PC ITX.
Il pannello frontale è in vetro temperato, che consente di sbirciare all’interno dei componenti installati. I due lati hanno numerosi fori perforati più grandi e filtri antipolvere per aspirare aria fresca e pulita.
La parte posteriore ha la stessa matrice di fori e viene utilizzata come unico scarico. Il design consente al dissipatore AIO della CPU a sinistra e alla GPU a destra di accedere direttamente all’aria, nonostante uno spazio molto ristretto.
L’H1 V2 viene fornito con un design rivisto per il riser: con uno spazio spazio interno più ampio per le robuste schede grafiche. C’è un alimentatore maggiorato da 750 W (rispetto a 650 W) con classificazione 80 Plus Gold e AIO da 140 mm preinstallato, alza l’asticella del case ma con sé, inevitabilmente, anche il prezzo. Ma consente di concentrarsi sull’installazione della scheda madre (con CPU e RAM) e GPU senza doversi preoccupare di scegliere un alimentatore e lavorare sulla gestione dei cavi. L’HZXT H1 V2 è una tela bianca con alcune linee guida che danno una mano.
La società di Los Angeles ha installato una ventola aggiuntiva per aiutare a dirigere l’aria attraverso il telaio allargato. I problemi di calore scompaiono durante l’esecuzione di un AMD Ryzen 9 3900X nella prima versione dell’H1. Questo volume interno aggiunto ha persino consentito a NZXT di installare un controller della ventola, che può essere gestito dal software NZXT CAM. Una build di fascia media sarebbe l’ideale per uno chassis come l’NZXT H1 V2.
Le temperature erano ottime per questo processore Intel di dodicesima generazione di fascia media. In idle, il 12600K si trova comodamente a 35°C (95°F), il gioco lo porta fino a 47°C (117°F) e gli stress test hanno spinto la CPU a 56°C (133°F). Rispetto all’originale NZXT H1, c’è stato un miglioramento del 10-15% delle termiche per CPU e GPU. Lo dicono i test: la base c’era, l’altezza è stata trovata.