I canali Mediaset hanno iniziato a trasmettere un nuovo tipo di spot per poter ricordare il passaggio allo standard MPEG4, il quale avrà luogo a partire dall’8 marzo in poi. Ma che cosa hanno voluto mostrare esattamente?
Mediaset ha voluto pubblicare l’anteprima di uno spot pubblicitario dalla durata di 30 secondi, il quale andrà in onda da domenica 30 gennaio e che ricorda a tutti noi, in sintesi, che a partire dall’8 marzo tutti i canali televisivi nazionali dovranno essere trasmessi in standard MPEG4 per adeguarsi alla normativa di legge.
E quindi è chiaro che questa procedura verrà seguita senza alcun dubbio, però sarebbe un’ottima idea far tenere a mente agli spettatori di questo cambio totale per alcuni canali trasmessi in diretta TV. Arrivati a questo punto, dunque, ci chiediamo: che cosa hanno voluto dire in merito?
I cambiamenti dei canali
La scadenza dell’8 marzo impone il passaggio alla codifica più evoluta, ma che non impedisce che continuino fino al 31 dicembre 2022 le trasmissioni in MPEG2 in modo tale da non tagliare totalmente fuori dalla visione anche i televisori più vecchi. E ovviamente è chiaro che ci stiamo riferendo a quelli incapaci di supportare i canali in MPEG4.
Parlando dello spot, possiamo dire che sia abbastanza generico: parla della piattaforma Infinity, la quale ricorda le versioni HD delle reti principali di Mediaset. Queste, come sappiamo, sono già disponibili da molto tempo, oltretutto i nuovi canali porteranno un passaggio di alta qualità e che ci piacerà sicuramente.
Sul sito della Mediaset, inoltre, viene precisato che a partire dall’8 marzo i canali Retequattro, Canale 5, Italia 1 e 20 Mediaset trasmessi nel vecchio MPEG2 avranno la denominazione “provvisorio”, come anche la numerazione LCN rispettivamente di 104, 105, 106 e 120. Nelle posizioni principali si troveranno solamente le versioni HD in MPEG4 degli stessi canali.
Fino a quel giorno, invece, chi possiede ancora un vecchio TV o decoder in standard MPEG2, vedrà le emittenti Mediaset nelle vecchie posizioni e che non rappresentano quelle attuali. Per quanto riguarda il decreto ministeriale – che ricordiamo istituisca il passaggio all’8 marzo dei canali trasmessi in simulcast -, teniamo a mente che ci sarà anche uno scopo preciso.
Ossia quello di togliere le numerazioni ai telespettatori meno attenti con TV o decoder non MPEG4. In questo caso parliamo dei canali a cui non è stato modificato nulla, se non dall’1 al 9 posto. Di conseguenza è un tipo di situazione che non cambierà assolutamente a nessuno di noi, pertanto dovremo soltanto attenerci alle nuove regole.
Lo spostamento varrà pure per tutti i canali RAI principali e anche per quelli delle altre emittenti a numerazione bassa. Morale della favola? Potremo stare tranquilli almeno per un altro anno in caso decidessimo di non cambiare, fin da subito, la nostra TV, però è inevitabile pensare che prima o poi dovremo necessariamente farlo.