Un nome in codice, una presa di coscienza che si sta facendo sempre più largo sul prossimo processore da abbinare agli attesissimi visori AR con cui il colosso di Cupertino è (quasi) pronto a rivoluzionare il mondo del gaming. A suon di dollari.
Sono in tanti ormai a ritenere che RealityOS sarà il sistema operativo su cui verrà eseguito il visore, tutti in questa direzione dopo la scoperta di tracce all’interno del codice sorgente che stanno sviluppando in California.
Per anni, Apple ha avuto migliaia di ingegneri software e hardware impegnati a lavorare su un dispositivo AR e VR. Si ritiene che la prima iterazione di questo progetto sia una cuffia standalone, con display ad alta risoluzione e prestazioni paragonabili a M1 Pro. Ora i riferimenti a “realityOS” aumenta.
Il consenso delle voci era che Apple prevede di annunciare ufficialmente l’auricolare quest’anno, forse al WWDC o a un evento mediatico in autunno. Tuttavia, un recente rapporto di Bloomberg ha seminato alcuni dubbi su questa sequenza temporale, in quanto apparentemente l’hardware starebbe affrontando sfide tecniche molto complesse, la cui conseguenza sarebbe uno slittamento direttamente al 2032.
Il primo headset Apple dovrebbe essere tecnicamente avanzato, anche se non proprio un mostro di eleganze e, soprattutto, costoso dal punto di vista ergonomico. In tal senso l’analista Ming-Chi Kuo afferma che Apple ha già iniziato a lavorare su una cuffia di seconda generazione che sarà più leggera ed economica da acquistare.
Si ritiene, ma questo più in là da venire che Apple speri di miniaturizzare ulteriormente la tecnologia e spedire occhiali AR leggeri e discreti, destinati in un futuro alquanto prossimo a sostituire completamente l’iPhone. Tant’è.
Riferimenti a RealityOS sono stati trovati nel repository dyld open source e nei log di caricamento dell’App Store. Forse nessuno sorprende, questo indica che il visore includerà un App Store per sviluppatori di terze parti per distribuire esperienze di app di realtà aumentata e realtà virtuale.
Steve Troughton-Smith ha evidenziato i riferimenti a un simulatore realityOS, che senza dubbio tornerà utile agli sviluppatori per testare le app AR/VR prima che l’hardware del visore effettivo sia ampiamente disponibile.
I riferimenti hardware AR/VR correlati, dunque, continuano a uscire fuori, ormai da un lustro. Andando a ritroso nel tempo c’erano nelle build pre-release di iOS 13, ma soprattutto nella segnalazioni di Bloomberg già nel 2017. Non resta che attendere, il mondo del gaming può pazientare.
Avete mai visto una televisione così particolare come questa? Probabilmente no, ma intanto è tra…
The Sims 4 riceve un update decisamente importante, il quale era atteso da molti giocatori…
L'applicazione di SmartThings Find ha appena raggiunto dei numeri da record che non possono essere…
SpaceX ha scelto di rendere ancora più efficiente il suo servizio migliorandolo di moltissimo, e…
Mai più file alla cassa del supermercato grazie ad Amazon ed al nuovo servizio Dash…
L'Xbox Series X che tutti noi conosciamo potrebbe essere in grado di garantirci un tipo…