Una reazione forte quella di Meta, inserita in un contesto tutt’altro che florido per il colosso californiano, alle prese per la prima volta con una crisi figlia di perdita di milioni di utenti e crollo in borsa, senza dimenticare i vincoli legali che rappresentano uno sbarramento alle esigenze di Mark Zuckerberg.
Facebook e Instagram fuori dall’Europa. E’ il futuro, più o meno plausibile, paventato direttamente dall’impresa statunitense che controlla i servizi di rete sociale Facebook e Instagram, Messenger e WhatsApp.
Una nota ufficiale forte, il cui eco ha rimbombato in Europa e nel mondo. Una nota ufficiale figlia delle normative europee sui dati che impediscono a Meta di archiviare ed elaborare i dati continentali su server, con sede negli Stati Uniti.
Nel suo rapporto annuale alla US Securities and Exchange Commission, l’autorità finanziaria del paese, Meta ha avvertito che se non verrà adottato un nuovo quadro e la società non potrà più utilizzare l’attuale modello di accordi, probabilmente dovrebbe allontanarsi dal Vecchio Continente. Una sorta di minaccia.
Meta ha chiaramente affermato che l’elaborazione dei dati degli utenti tra i paesi è fondamentale per il targeting aziendale e pubblicitario. Lo dice a chiare lettere: “Se non siamo in grado di trasferire dati tra e tra paesi e regioni in cui operiamo – si legge nella nota ufficiale – o se ci è vietato condividere dati tra i nostri prodotti e servizi, ciò potrebbe influire sulla nostra capacità di fornire i nostri servizi, il modo in cui forniamo i nostri servizi o la nostra capacità di indirizzare gli annunci“.
Parole forti, per il momento costruttive visto che Mark Zuckerberg ostenta ottimismo sulla chiusura di un nuovo accordo che soddisfi entrambe le parti. Ma in caso contrario? “Probabilmente – rimarca Meta – non saremo in grado di offrire alcuni dei nostri prodotti e servizi più significativi, inclusi Facebook e Instagram, in Europa“.
Mark Zuckerberg a inizio settimana ha escluso nel breve termine un’uscita di Facebook e Instagram dall’Europa, ma mantiene il punto. “Noi non abbiamo assolutamente alcun desiderio e nessun piano per ritirarci dall’Europa, ma la semplice realtà è che Meta, e molte altre aziende, organizzazioni e servizi, fanno affidamento sui trasferimenti di dati tra l’UE e gli Stati Uniti per gestire servizi globali“.
Come altre società, Meta ha affermato di aver seguito le regole europee e di aver fatto affidamento su clausole contrattuali standard e adeguate salvaguardie dei dati per gestire un servizio globale. “Fondamentalmente – aggiunge il portavoce di Meta – le aziende hanno bisogno di regole chiare e globali per proteggere i flussi di dati transatlantici a lungo termine e, come oltre 70 altre società in un’ampia gamma di settori, stiamo monitorando da vicino il potenziale impatto sulle nostre operazioni europee man mano che questi sviluppi avanzano“.
Avete mai visto una televisione così particolare come questa? Probabilmente no, ma intanto è tra…
The Sims 4 riceve un update decisamente importante, il quale era atteso da molti giocatori…
L'applicazione di SmartThings Find ha appena raggiunto dei numeri da record che non possono essere…
SpaceX ha scelto di rendere ancora più efficiente il suo servizio migliorandolo di moltissimo, e…
Mai più file alla cassa del supermercato grazie ad Amazon ed al nuovo servizio Dash…
L'Xbox Series X che tutti noi conosciamo potrebbe essere in grado di garantirci un tipo…