Oltre tre milioni e mezzo di dollari non sono pochi. Ma se Sony ha preso Bungie sa bene che quella forma di investimento può portargli enormi introiti, probabilmente più di quanti ne ha spesi per acquisire l’azienda di Washington dedita allo sviluppo di videogiochi fondata nel 1990 da Alex Seropian e Jason Jones.
Bungie ha fatto parte per sette anni del gruppo Microsoft Game Studios, ora passa dall’altra parte. La contromossa di Sony proprio a Microsoft, pochi giorni dopo l’annuncio del suo accordo per l’acquisto di Activision Blizzard: un affare fatto su un’altra scala di grandezza, quasi 70 miliardi.
Il colosso giapponese ha chiuso con lo sviluppatore di videogiochi statunitense dietro i famosi franchise di Destiny e Halo, per 3,6 miliardi di dollari con il fine di portare un altro cavallo di razza nella sua scuderia di studi di creazione di giochi.
L’accordo annunciato lunedì scorso da Sony Interactive Entertainment (SIE) è la terza acquisizione significativa di videogiochi quest’anno, proprio dopo l’acquisto da parte di Microsoft Corp di Activision Blizzard Inc per 69 miliardi di dollari due settimane fa e di Take Two Interactive Corp che ha conquistato Zynga Inc. 10 gennaio.
L’acquisto di Bungie darà a Sony uno dei giochi sparatutto in prima persona più popolari per competere con la massiccia serie Call of Duty, che il principale rivale di Sony ora possiede tramite Activision.
Sony Group Corp sta acquistando Bungie Inc, lo sviluppatore di videogiochi statunitense dietro i famosi franchise di Destiny e Halo, per 3,6 miliardi di dollari per rafforzare la sua scuderia di studi di creazione di giochi.
L’accordo annunciato lunedì da Sony Interactive Entertainment (SIE) è la terza acquisizione significativa di videogiochi quest’anno, dopo l’acquisto da parte di Microsoft Corp di Activision Blizzard Inc per 69 miliardi di dollari due settimane fa e Take Two Interactive Corp che ha conquistato Zynga Inc. 10 gennaio.
“Questa acquisizione darà a SIE l’accesso all’approccio di livello mondiale di Bungie ai servizi di gioco dal vivo e all’esperienza tecnologica, promuovendo la visione di SIE di raggiungere miliardi di giocatori“. Le prime parole di Sony dopo l’annuncio ufficiale. Bungie, comunque, continuerà a operare in modo indipendente, “mantenendo la capacità di auto-pubblicare e raggiungere i giocatori ovunque scelgano di giocare“. Sony è un acquirente regolare di studi di videogiochi, anche se Bungie è di gran lunga il più grande degli ultimi dieci anni.
E’ il classico piano strategico del gigante giapponese dell’intrattenimento e della tecnologia in generale. Che acquista studi meno affermati e li migliora con risorse di marketing e sviluppo, come ha fatto per Naughty Dog e Guerrilla Games. Detiene anche partecipazioni di minoranza in alcune società di giochi più grandi, come Epic Games Inc, il produttore di Fortnite.
Negli ultimi anni, Sony ha effettuato alcune acquisizioni minori, in particolare Insomniac Games con sede a Burbank, in California, nel 2019 e Housemarque in Finlandia, con l’obiettivo di rafforzare la sua libreria di esclusive PlayStation.
Mentre Microsoft si è concentrata sul confezionamento del suo servizio in abbonamento, Xbox Game Pass, pieno di giochi grandi e piccoli, il progetto di Sony è quello di sviluppare grandi successi e mantenerli esclusivi per PlayStation, una strategia che ha aiutato la PS4 a vendere più di 116 milioni di unità, più di Xbox. La battaglia per la poltrona da gamer continua, a colpi di acquisizioni.
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