Dichiarazione di YouTube: “lavoreremo con legislatori per sostenere i creators”. Nel 2020 la piattaforma ha supportato oltre 800.000 posti lavoro e intende fare lo stesso anche quest’anno
YouTube, lo ricordiamo, è forse il nonno di tutte questa app social che spuntano praticamente ogni mese. Lo ricordiamo come il sito che accompagnava le nostre festini casa, dove guardavamo i video musicali e seguivamo i primi voli di quei pochissimi che si lanciavano per la prima volta a parlare della loro vita davanti ad una telecamera. YouTube è sempre stato accanto ai suoi creator, fin dall’inizio.“Stiamo costruendo la YouTube del futuro, lavoreremo con i legislatori di tutto il mondo per farci portavoce della community“: sono solo alcuni dei passaggi della lettera sui propositi del 2022 che Susan Wojcicki, la Ceo di YouTube, ha mandato ai creatori di contenuti, i cosidetti ‘creators‘, coloro che vengono elogiati da tutti i big della tecnologia perchè spingono l’economia delle piattaforme e le usano come diario personale, attirando utenti. Secondo studi condotti da Oxford Economic nel 2020, citati nella lettera stessa, l’ecosistema creativo di YouTube ha supportato oltre 800.000 posti di lavoro in Usa, Giappone, Corea del Sud, Canada, Brasile, Australia e Unione Europea. Insomma, si può dire che YouTube abbia dato un posto di lavoro a tutte queste persone.
Wojcicki spiega sempre nella lettera che YouTube continuerà a rinnovarsi, a cominciare dalla modalità di video brevi Shorts che hanno raggiunto i 5 triliardi di visualizzazioni, sono tipo dei reels, a cui siamo già abituati ; ma anche sulla Musica (ad oggi 50 milioni gli abbonati a YouTube Music e YouTube Premium e oltre 4 miliardi di dollari pagati all’industria musicale negli ultimi 12 mesi); sui Giochi invece per dare “migliore visibilità dei contenuti dal vivo”. Insomma, non più solo video.
Sempre secondo i piani illustrati nella lettera, nel 2022 la società si concentrerà molto sullo shopping live; sui prodotti di apprendimento per i ragazzi e sulla sostenibilità “aumentando il sostegno a creator che si dedicano a cause ambientali”. E anche a migliorare la qualità dei contenuti per i bambini, che adesso passano molto tempo sul sito, proprio sui video tipo Baby Shark e simili. Riguardo l’esperimento della rimozione dei ‘Non mi piace’ dai video dei creativi, YouTube spiega che non ha visto nessuna “differenza significativa nelle visualizzazioni”. Quindi, non se ne farà granché.
Invece, sull’applicazione delle linee guida della community e sul nuovo regolamento, si evince che nel terzo trimestre 2021 su 10.000 visualizzazioni, da 9 a 11 provenivano da contenuti in violazione, e sono dati che non possono rimanere così alti, anzi. In diminuzione di oltre il 70% dal 2017. Infine, riguardo il panorama normativo sui big della tecnologia, il Ceo di YouTube spiega di rispettarle in tutto il mondo “ma – aggiunge – abbiamo delle riserve su nuove normative che potrebbero avere conseguenze non intenzionali sulla community dei creator, soprattutto per quanto riguarda la regolamentazione di contenuti legali”.
Youtube è sempre stata molto attenta alla privacy e alle regole, tanto da bannare chi non le rispettava. Nel 2022 si auspica di fare le stesso, con ancora più restrizioni.