Alcune ricerche tecnologie avanzate hanno fatto preoccupare gli esperti del settore dell’informatica. Il motivo? Pare che siano delle macchine così tanto avanzate che, se noi ci mettiamo giorni su giorni per compiere un determinato processo, a questi dispositivi basterebbe qualche secondo per riuscirci.
Il mondo si evolve continuamente sotto ogni punto di vista, e non c’è niente e nessuno capace di interrompere questa procedura di crescita. Che sia il settore della tecnologia o un altro ancora, alla fine ogni ambito raggiunge un suo apice che ben presto supera, arrivando ad un livello addirittura superiore.
Ma è proprio questo traguardo infermabile che intimorisce sia gli scienziati che gli esperti nel settore dell’informatica, i quali sono convinti che non sia un buon segno, in realtà, questo progresso così tanto avanzato quanto pericoloso. Ma perché lo pensano?
Lo sviluppo dei PC quantistici
Il focus principale del seguente argomento sono i computer quantistici, ossia delle macchine molto intelligenti e che elaborano delle informazioni in pochissimo tempo. Insomma, diciamo che sono nettamente superiori ai classici PC di uso quotidiano. Di recente, oltretutto, la Cina ha battuto Google con il suo ultimo computer quantistico, nonché una notizia che ha letteralmente fatto il giro del mondo. Gli esperti, a tal proposito, temono che questo evento possa dare inizio alla cosiddetta apocalisse quantistica.
Secondo loro non dovrebbero sopraffare i metodi di crittografia convenzionali che conosciamo tutti: come avevamo accennato all’inizio, ci vuole molto tempo per poter agire in questi campi così complessi, mentre ad una macchina sono necessari pochi secondi.
Ci riferisce cosa pensa Harri Owen, lo Chief Strategy Officer di PostQuantum, il quale afferma: “Tutto ciò che facciamo, dagli acquisti online, alle transazioni bancarie, alle interazioni con i social media, è crittografato. I computer quantistici potrebbero consentire di cancellare conti bancari o chiudere completamente i sistemi di difesa del governo“.
Come se non bastasse a farci preoccupare ulteriormente è anche Ilyas Khan, il CEO di Quantinuum con sede a Cambridge e Colorato, il quale dice che “i computer quantistici che violano la crittografia sono una minaccia per il nostro modo di vivere“. In base a quello che ci vuole dire, sia Google che Microsoft, a nostra insaputa, avrebbero già dato inizio ad alcuni test per provare la criptografia quantistica.
Lo pensa persino il NIST, acronimo di National Institute for Science and Technology, degli Stati Uniti, il quale ha intenzione di elaborare una tattica ben precisa per difendere i dati degli utenti dalla apocalisse quantistica, o almeno, così affermano che possa essere.
Nella lista nera, inoltre, il governo americano ha inserito altre società cinesi nella lista nera poiché “capaci di violare la crittografia o sviluppare una crittografia indistruttibile“. Insomma, da come presentano il problema sembra che stia arrivando la fine del mondo nel vero senso della parola, ma è ancora presto per dire ciò: aspettiamo di vedere come si evolverà l’argomento con il passare del tempo.