500.000 utenti italiani rischiano in queste ore severe sanzioni per pirateria ai danni di Netflix, Sky e DAZN . Sono queste le ultime novità che stanno circolando in rete.
La pirateria online è da sempre una piaga per le piattaforme di streaming che forniscono, a pagamento, diversi titoli. Sin dai tempi delle cassette e dei videostore dove si potevano noleggiare, sottobanco giravano copie pirata che costavano meno dell’originale. Vi ricordate l’avviso iniziale “non rubereste mai un auto. Non scaricate illegalmente i film” che mettevano all’inizio dei film in videocassetta? Tutti noi lo ricordiamo bene, e molti non hanno mai comprato copie pirata proprio per questo motivo. Dopo l’operazione IPTV Special dello scorso dicembre, la Guardia di Finanza ha deciso di stanare “i furbetti delle pay TV” in mezza italia letteralmente, tanto che oltre mezzo milione di utenti rischiano pesanti sanzioni per rubare i titoli dalle piattaforme. “The Net” è il nome di questa nuova retata (gioco di parole voluto), che ha colpito varie regioni dello stivale dal giorno alla notte. Non c’è molto tempo per nascondersi.
Cominciamo con il fare i conti, per vedere se ne vale la pena:12 euro al mese: tanto basta per vedere tutti i contenuti delle più famose piattaforme di streaming che offrono servizi anche in Italia, come Netflix, Sky e DAZN, le prime due per film e telefilm, la terza per gli eventi sportivi, nonostante i continui problemi che sta attraversando (utenti scontenti del servizio). Ad offrire il servizio sottobanco di pirateria, pare fosse una IPTV di stanza a Napoli, denominata “CyberGroup”, ma sono state effettuate perquisizioni anche in Toscana (anche via dispositivi mobili), Emilia-Romagna, Calabria e nel resto della Campania. Mancano poche regioni ancora da controllare. La mano della Guardia di Finanza si sta facendo insomma sempre più stretta attorno al collo delle IPTV, probabilmente appoggiata anche dai colossi del settore di sopra citati, per i quali le IPTV sono da sempre una spina nel fianco e una grossa fetta di problemi per utenti che non vogliono più pagarle. Ecco infatti la dichiarazione di Sky al riguardo di questa situazione.
“La Guardia di Finanza ha il pieno sostegno di Sky nella sua attività di contrasto alla pirateria audiovisiva e accogliamo con favore l’operazione di oggi, l’ultima di una serie di azioni sempre più efficaci volte a porre fine a questo fenomeno illegale. La pirateria audiovisiva non solo finanzia la criminalità organizzata e colpisce negativamente le industrie creative, ma comporta anche rischi reali per gli utenti finali.”
E se l’illegalità di certi servizi non è un gesto sufficientemente preoccupante per alcune persone, forse lo saranno le multe che adesso rischiano le tante persone coinvolte, e che le piattaforme sono ora in grado di utilizzare; multe che dovrebbero essere molto salate e per niente piacevoli.
Conviene forse spendere quei 12 euro.
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