Quali sono i brand più “imitati” nelle truffe: da DHL a Whatsapp

Un recente studio ha permesso di identificare quali sono le aziende preferite dai cybercriminali per portare avanti le loro truffe

logistica 24012022- Meteoweek.com
Tra i brand preferiti oggetto di phishing ritroviamo il noto marchio di logistica, che visto l’indentro scambio di comunicazioni generate dal sistema in automatico è facilmente oggetto di manipolazione – MeteoWeek.com

A spiegarci il perché le truffe online si concentrino su determinati marchi è il Data Research Group Manager di Check Point Software, Omer Dembinsky. Stando alle sue dichiarazioni i malintenzionati dell’era del digitale starebbero cogliendo l’opportunità cavalcando i trend del momento.

Non stupisce quindi che a finire in cima alla classifica ci sia proprio l’azienda che si occupa di distribuzione e logistica DHL. L’anno appena concluso, così come questo attualmente in corso, ha visto un aumento sproporzionato in termini di spedizioni e corrispondenza di pacchi, cosa che ha esposto un target di utenti più vulnerabili al rischio.

Se infatti in passato, i meno esperti nel campo della digitalizzazione, tendevano a non avvalersi di alcuni strumenti informatici e tecnologici, oggi soprattutto in correlazione alle istanze che il Covid ha sollevato, una buona parte di essi si è dovuta misurare giocoforza con nuovi servizi e funzionalità che li espone inevitabilmente ai rischi della rete. Ecco come si spiega un fenomeno di incremento delle truffe online legato inevitabilmente al contesto pandemico mondiale.

La classifica dei brand più coinvolti nel fenomeno della cybercriminalità

Sicurezza informatica 24012022- Meteoweek.com
Il tema della Sicurezza informatica mette in luce la correlazione tra le istanze legate alla criminalità in rete ed alcune aziende che hanno visto i loro fatturati crescere in risposta alle nuove istanze legate al covid – MeteoWeek.com

Come già anticipato a detenere il vertice della classifica troviamo DHL al centro della bufera a causa del boom delle email di pishing al quale sono spessissimo soggetti gli utenti. In questo caso l’osservazione è doverosa. A meno che non siate in attesa di un pacco a voi spedito, non aprite i link allegati.

Ma la società è un ottima compagnia, seguita a ruota da Microsoft, Whatsapp e Google. Se il braccio aziendale della messaggistica di Meta riscuote un 11% sul totale, l’azienda di Mountain View si attesta stabilmente al quarto posto.

Immancabile poi, ma solo sesto nella classifica generale, ritroviamo il più noto marketplace mondiale. Amazon come molti altri ha assistito ad un’impennata delle vendite, dovuta ad un pubblico ben più vasto che ha utilizzato per questo canale per gli acquisti.

A completare il quadro poi vi è un interessante fattore temporale. Se tutto il 2021 ha fatto registrare un incremento esponenziale delle truffe online, è stato il periodo in concomitanza alle festività natalizie a far registrare un picco anomalo mai registrato prima.

Certo, un buon antivirus in moltissimi casi risolve la maggior parte delle incombenze e ci tutela da immancabili problematiche. Ma non solo. L’approccio al mondo del web richiede oggi più che mai una maggior consapevolezza nell’uso degli strumenti informatici. Il buon senso, prima di ogni altra cosa. Pertanto occhio a comunicazioni anomale e richiesta di dati da mittenti sconosciuti, perché la mancanza di cautela potrebbe rivelarsi catastrofica.