Di ufficiale ci sono le smentite da parte di Samsung e l’inevitabile crollo (oltre il 7%) delle quotazioni di Biogen in borsa dopo l’annuncio da parte del colosso sudcoreano su una presunta trattativa in corso per l’acquisizione della nota multinazionale americana di biotecnologie con sede a Cambridge, nel Massachusetts, specializzata nella scoperta, sviluppo e somministrazione di terapie per il trattamento delle malattie neurologiche a pazienti di tutto il mondo.
Sin dalla sua nascita, nel 1978, Biogen si è posta come una delle aziende pioniere nel settore biotecnologico, cresciuta a tal punto che nei giorni scorsi l’eco di una presunta trattativa di Samsung era rimbombato dagli Stati Uniti in tutto il mondo, Italia compresa.
“Il gigante tech sudcoreano – ha scritto il sempre ben informato Sole 24 Ore – punta a rilevare la società americana specializzata nella produzione di farmaci per le malattie neurologiche”.
La crisi di Biogen e la smentita di Samsung. L’affarone si farà?
La notizia, data in anteprima dal Korea Economic Daily ha fatto il giro del mondo, fin quando Samsung non è uscito con una smentita ufficiale su questi affari in corso. “Le informazioni non sono vere“. La mossa del colosso sudcoreano è arrivata dopo che il Korea Economic Daily, citando “fonti bancarie di investimento”, ha riferito che sarebbe stata direttamente Biogen a contattare uno dei marchi di smartphone più importanti al mondo per una vendita, un’operazione da 42 miliardi di dollari.
Qualcosa ci deve essere stato, però. Perché se Samsung ha negato, un portavoce di Biogen, invece, ha detto a Fierce Pharma che la società non commenta le voci o le speculazioni dei media. Il rapporto del Korea Economic Daily ha fatto salire le azioni di Biogen di quasi il 10% mercoledì pomeriggio a circa 258 dollari. Prima dell’apertura del mercato, giovedì mattina, le azioni della società erano scese di oltre il 7%, a circa 240 dollari.
Per l’azienda biotecnologia del Massachusetts, il rapporto – e la smentita di Samsung Biologics – chiude un vortice 2021 che ha caratterizzato alti e bassi notevoli. Mentre l’azienda si avvicinava a una decisione fondamentale della FDA sul farmaco per il morbo di Alzheimer, Aduhelm, a giugno, i suoi franchise redditizi Tecfidera e Spinraza soffrivano di pressioni competitive, portando a forti cali delle entrate.
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L’approvazione di Aduhelm ha portato la speranza che il futuro di Biogen fosse luminoso e, poco dopo il cenno della FDA, gli investitori hanno inviato il prezzo delle azioni della società a quasi 415 dollari. Ma Biogen, con un prezzo annuale di 56.000 dollari sul medicinale, molto più alto di quanto molti osservatori del mercato si aspettassero, ha ottenuto un’ondata di critiche pesantissime.
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Come se non bastasse, nel frattempo, molti esperti di Alzheimer e osservatori del mercato continuano a mettere in discussione i dati a sostegno dell’approvazione, e i rapporti sugli effetti collaterali hanno causato un altro problema da risolvere per Biogen. Nel terzo trimestre, il farmaco dell’azienda statunitense ha generato solo 300.000 dollari di vendite. Da qui l’idea di cedere a Samsung. Che per ora nega, ma che potrebbe fare un affarone.