E’ stato sviluppato dai ricercatori dell’Università di Edimburgo un modello basato su algoritmi di apprendimento automatico in grado di realizzare brevi filmati promozionali. Il modello lavora senza essere supervisionato e può essere un utile strumento per aiutare l’industria del cinema, soprattutto il ramo indipendente.
Da sempre la migliore strategia per promuovere un film è l’uscita del suo trailer o di brevi videoclip. Tutte le case cinematografiche lavorano a lungo su questa attività cruciale che precede il lancio del film. Fino ad oggi il trailer era il frutto dell’attività umana, ma presto le cose potrebbero cambiare grazie al modello sviluppato dai ricercatori dell’Università di Edimburgo: un’intelligenza artificiale sarà in grado di realizzare in modo automatico trailer cinematografici.
Come lavora l’intelligenza artificiale
Fino ad oggi i trailer sono rimasti un’esclusiva dell’attività umana, che già subisce la concorrenza delle macchine in molti ambiti. Ma presto potrebbe esserci l’intervento dell’intelligenza artificiale anche in quest’ambito. I ricercatori hanno sviluppato un modello basato su una coppia di reti neurali artificiali capaci di realizzare in automatico trailer cinematografici.
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Per realizzare tale risultato i tre ricercatori Pinelopi Papalampidi, Frank Keller e Mirella Lapata si sono ispirati al processo creativo degli editor, che suddivide la struttura narrativa in più eventi chiave. Le reti neutrali analizzano, appunto, la rappresentazione visiva dei diversi fotogrammi di un film e il racconto basato sulla sceneggiatura. In questo modo riescono a produrre trailer in grado di individuare gli aspetti più emozionanti e interessanti dell’opera.
Tali aspetti vengono poi sintetizzati in una promo grazie all’operato dell’algoritmo di apprendimento automatico non supervisionato. In questo modo, il computer impara processi e schemi complessi senza l’ausilio di una presenza umana. Dai test compiuti dai ricercatori, sono stati prodotti ben 41 trailer di diversi film.
I primi trailer prodotti
Cosa hanno prodotto questi primi esperimenti? I ricercatori hanno scomposto in varie sequenze e grafi il capolavoro di Stanley Kubrik “Shining”. Da tale lavoro di scomposizione hanno cercato di realizzare una clip di presentazione. L’intelligenza artificiale a lavorato per produrre un breve trailer, non omettendo tuttavia eventuali scene di spoiler.
Il risultato è stato valutato da varie giurie di persone, selezionate tramite il servizio Amazon Mechanical Turk, che hanno messo a confronto tutti i video generati dagli algoritmi di apprendimento supervisionato. Al termine dell’esperimento si è ottenuto un buon giudizio. Questo risultato fa ritenere che questo tipo di lavoro potrà essere concretamente svolto dalle case cinematografiche, soprattutto da quelle indipendenti.
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Infatti, in questo modo è possibile produrre trailer a buon mercato. Tuttavia il prodotto finale è attualmente di basso livello. Per produrre trailer con maggiore qualità sarà necessario affinare ulteriormente la tecnica, migliorando il modello su vari aspetti. In particolare, dovrà essere potenziata la capacità dell’intelligenza artificiale di riconoscere le emozioni come il dolore, il terrore e la gioia.