Parker Solar Probe e le immagini del Sole, prima della sua dipartita

Continuano i record raggiunti dalla sonda Parker Solar Probe: dopo essere diventato l’oggetto costruito dall’uomo più veloce di sempre e il veicolo spaziale arrivato più vicino al Sole, ora è diventata la prima sonda umana che è riuscita a toccarlo. Tutta la comunità scientifica e gli appassionati della materia sono entusiasti per questo incredibile risultato, soprattutto perché la sonda ha filmato un video.

Il Sole è il nuovo progetto di ESA e NASA: ecco come verrà studiato
Questa iniziativa è molto importante visto che approfondisce delle analisi fatte sul Sole – MeteoWeek.com

Arriva un video del Sole, mai filmato prima, prodotto dalla sonda Parker Solar Probe: il veicolo spaziale è riuscito a “toccare” la enorme palla di fuoco. Dopo tale risultato la comunità scientifica è in estasi. Mai nessuno strumento umano era riuscito ad avvicinarsi così tanto.

Cosa ha ripreso il video

Il video, diffuso in rete, è composto da immagini riprese tra l’8 e il 12 agosto durante il nono perielio della sonda e riprende proprio il momento in cui il veicolo spaziale si è avvicinato di più al Sole. E’ stato possibile catturare queste immagini grazie ad uno strumento chiamato WISPR (Wide-field Imager for Solar Pole), presente sulla sonda.

LEGGI ANCHE: Il Sole è il nuovo progetto di ESA e NASA: ecco come verrà studiato

Nel video si possono notare dei filamenti che sono in realtà degli anelli di gas e plasma. I filamenti collegano due regioni di polarità opposta sul Sole e brillano molto perché sono pieni di elettroni. Inoltre, sono estesi dal vento solare che crea un’incredibile spettacolo.

Si pensi poi che dal Sole è possibile vedere i pianeti del nostro sistema solare, che da quel punto sono in quest’ordine: Marte, Mercurio, Venere, la Via Lattea, Saturno, la Terra e Giove. E’ stato l’astrofisico Grant Tremblay dell’Harvard & Smithsonian Center for Astrophysics a classificarli.

Storia della storica sonda

La Parker Solar Probe è stata lanciata nel 2018 con lo scopo di scoprire i misteri del Sole cercando di viaggiare più vicino di qualsiasi altra navicella spaziale abbia mai fatto. A soli tre anni dal lancio e appena dieci dalla sua progettazione, la sonda ha finalmente raggiunto il suo obiettivo.

Non era affatto scontato, se si pensa che il Sole non ha una superficie solida come la Terra, ma ha un’atmosfera surriscaldata fatta di materiale attratto dalla gravità e dalle forze magnetiche presenti. Il calore e la pressione spingono quel materiale lontano dalla superficie. Nel punto dove la gravità e i campi magnetici sono troppo deboli per contenerlo, detto “superficie critica di Alfvén”, vi è la fine dell’atmosfera solare e l’inizio del vento solare.

LEGGI ANCHE: La nuova teoria del “sole gemello” potrebbe scagionare per sempre il nostro Sole

Inoltre, oltre la superficie critica di Alfvén, il vento solare si muove così velocemente che le onde al suo interno non riescono a viaggiare abbastanza velocemente da tornare al Sole. In questo modo si interrompe la loro connessione.