I misteri dietro al telescopio più famoso del mondo: cosa ci mostrerà?

Il suo lancio è stato paragonato al ritorno dell’uomo sulla luna, così tanto per far capire l’attesa spasmodica che aleggia dietro il telescopio più famoso del mondo. Tanti ritardi, rinvii, ora sembra la volta buona.

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James Webb, il super telescopio spaziale – MeteoWeek.com

Deve il suo nome al noto amministratore della NASA durante i programmi Gemini, Mercury e Apollo, fautore del centro di controllo del Johnson Space Center di Houston, Texas. In due parole: James Webb.

Considerato l’erede di Hubble ha richiamato la forte attenzione di tutti per le sue tecnologie di progettazione d’avanguardia, che potrebbero e dovrebbero aprire nuovi orizzonti per l’astronomia a raggi infrarossi, ampliando quei percorsi aperti nell’universo dal telescopio Hubble.

La vigilia di Natale in compagnia di James Webb

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James Webb orbiterà intorno al Sole – MeteoWeek.com

Operazioni di incapsulamento finali in corso. La data di lancio prevista è il 24 dicembre alle 00:20 UTC“. Il tweet di Stéphane Israël, CEO di Arianespace, la prima azienda mondiale nel trasporto spaziale commerciale, che si occupa della gestione e del marketing dei lanciatori Ariane 5, Vega e di alcune componenti del Programma Ariane, dovrebbe porre fine ai rumors che hanno accompagnato per tutto questo tempo il telescopio James Webb.

La data giusta dovrebbe, condizionale d’obbligo visto le recenti speculazioni, essere in concomitanza proprio con la vigilia di Natale: il lancio è ancora provvisoriamente programmato per il 24 dicembre, due giorni dopo l’iniziale lancio, ritardato a causa di un problema del cavo dati che impediva le comunicazioni tra l’osservatorio e l’attrezzatura con il suo razzo Ariane 5. Il cavo dati difettoso su Webb pare sia stato stato riparato, gli ingegneri avrebbero dovuto eseguire i test finali prima di prendere una decisione sull’opportunità di chiudi il telescopio spaziale all’interno della sua carenatura a conchiglia.

Se tutto dovesse andare per il verso giusto, il telescopio spaziale Webb sarà il prossimo “Grande Osservatorio” della NASA a essere lanciato, su un razzo Arianespace Ariane 5 dal Guiana Space Center a Kourou, nella Guyana francese, dove è sito attualmente. Bisogna andarci con le pinze, visto che la missione è stata ritardata più volte negli ultimi mesi, da un obiettivo di lancio di ottobre a fine dicembre a causa altri problemi nella preparazione del lancio.

Diversamente da Hubble, Webb orbiterà intorno al Sole a 1,5 milioni di km dalla Terra al punto L2 di Lagrange, orbita già utilizzata per le missioni WMAP, Herschel e Planck; che terrà il telescopio Webb allineato con l’orbita terrestre, consentendo allo scudo di proteggere il telescopio dalla luce e dal calore di Sole, Terra e Luna, garantendo comunicazioni continue con il centro di controllo e un’ininterrotta raccolta di dati.

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Specchio di 6 metri e mezzo di diametro, 18 segmenti esagonali protetti da uno scudo termico di 5 strati di Krapton e una serie di sofisticati strumenti, il rivoluzionario telescopio James Webb potrebbe scoprire scoprire i segreti più reconditi del Cosmo e capire come si siano formate ed evolute le galassie, compresa la nostra Via Lattea.

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Un po’ di Italia c’è in questo rivoluzionario telescopio, nel quale ha lavorato l’azienda Leonardo. Che ha realizzato alcuni elementi chiave dello spettrografo NIRSpec (Near Infrared Spectrograph), di responsabilità dell’ESA e i sensori d’assetto del telescopio.