La NASA vuole accaparrarsi questo meteorite fatto d’oro e ricavare miliardi di dollari se avrà successo

L’agenzia spaziale americana avrebbe intenzione prendere possesso di un asteroide molto particolare, tant’è che non si vede spesso un meteorite di questo colore.

La NASA vuole accaparrarsi questo meteorite fatto d'oro e ricavare miliardi di dollari se avrà successo
Forma del meteorite dorato, il quale verrà studiato in modo approfondito dalla NASA. Pare che il suo valore sia immenso poiché contenga una vasta serie di minerali presenti pure sulla Terra – MeteoWeek.com

L’asteroide d’oro, chiamato anche con il nome di 16 Psyche, ha catturato l’attenzione della NASA poiché pare che abbia un valore troppo elevato per essere lasciato in bella vista davanti a tutti. Ecco perché, l’agenzia spaziale, invierà una sonda per studiare il meteorite circa nel 2026, restandoci per almeno due anni.

Per muoversi sappiamo che sfrutterà nuove soluzioni mai adottate prima – e testate durante le missioni pionieristiche come Dawn e Deep Space 1 – nello spazio aperto. Infatti, l’obiettivo sarebbe quello di utilizzare due grandi pannelli solari per raccogliere l’energia della nostra stella e convertirla in elettricità, la quale alimenterà quattro propulsori ionici.

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La Mit Technology Review, al riguardo, ci dice che: “Quell’elettricità trasformerà i serbatoi di gas xeno in ioni xeno, che i quattro propulsori di Psiche espelleranno per spingere delicatamente la navicella verso l’asteroide, che orbita tra Marte e Giove, a più di 1.5 miliardi di miglia dalla Terra“.

L’obiettivo della missione spaziale

Nonostante esistano già delle sonde che usano l’energia solare per poter alimentare delle complesse alimentazioni, nessuna tra quelle esistenti può farlo prendendola, invece, dal Sole per condurre una missione troppo lunga e difficile da concludere in poco tempo.

16 Psyche, quindi, potrebbe essere un modo per dimostrare che sia possibile esplorare lo spazio sfruttando un nuovo tipo di carburante, ovvero quello solare in sostanza. Così facendo indagare sui meteoriti per diversi anni potrebbe diventare un modus operandi comune ed efficiente, motivo per cui, questo programma, deve essere portato a termine al più presto.

Addirittura, gli scienziati, ipotizzano che possa essere una buona occasione per ottenere materiali direttamente dallo spazio, i quali, poi, verranno rivenduti. Insomma, hanno già pensato davvero a tutto e si spera, che nei prossimi anni, questo possa accadere.

Infine, parlando della meccanica con la quale è stata realizzata questa sonda, veniamo a sapere che i propulsori di Psyche siano almeno tre volte maggiormente potenti rispetto a quelli usati per Dawn, permettendogli di avere una spinta molto più forte e anche un aiuto significativo da parte dell’attrazione gravitazionale di Marte. Così facendo, il viaggio potrà continuare senza problemi verso l’asteroide dorato.

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Giunto sul meteorite, come abbiamo detto in precedenza, dovrà sostare su di esso un paio di anni in modo tale da mappare e studiare le 16 proprietà dell’asteroide in tutta tranquillità. Utilizzerà un imager multispettrale, un spettrometro a raggi gamma e neutroni, un magnetometro e uno strumento radio. E se questo non vi sembra abbastanza, sappiate che, in futuro, la NASA ha in mente di sostituire l’energia solare con quella nucleare per alimentare le sue sonde.