Meta, ora sarà possibile toccare il multiverso con dei guanti ultra tech

Il team del Reality Labs (RL) è all’opera per sviluppare dei nuovi guanti tattili che amplificheranno l’esperienza del Metaverso

Metaverso - MeteoWeek.com
Metaverso è l’ambizioso progetto pensato dal CEO di Meta il cui obiettivo è catapultare l’utente in un’esperienza di realtà virtuale e sociale ancora più immersiva – MeteoWeek.com

Siamo lontani ancora decenni da quel futuristico scenario pensato e presentato da Mark Zuckerberg in concomitanza con la conferenza annuale delle società svoltasi ad ottobre e legata al cambio di nome che ha portato Facebook a diventare semplicemente Meta. Questa scelta epocale fa parte di un nuovo modo di proporre e creare mondi digitali possibili ed immaginare una nuova modalità di accesso alle reti dati per gli utenti.

Eppure affinché il Metaverso sia considerata una realtà virtuale più vicina alle persone, già nei prossimi 10 o 15 anni, è necessario svolgere un lavoro instancabile a partire da oggi.

Ed è proprio questo lo scopo primario affidato ai tecnici del Reality Labs (RL), il dipartimento operativo di Meta il quale si occupa di sviluppare i progetti tecnologici che permetteranno all’utente di effettuare una user experience quanto più immersiva ed interessante.

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Il blocco di partenza, in effetti, è già costituto dal solito comparto del visore per la realtà aumentata Oculus Quest che, in una versione moderna ed aggiornata, costituisce già un valido alleato nella percezione in VR per il settore del gaming. Ora un nuovo progetto è in cantiere e gli ingegneri della RL puntano a rendere l’esperienza ancora più completa grazie a dei nuovi guanti tattili.

Il progetto dei guanti tattili di Meta e le sfide che lancia in ambito tecnologico

Con Meta si apre una nuova prospettiva per la fruizione della VR – MeteoWeek.com

Sono proprio le parole del direttore della ricerca RL, Sean Keller, a spiegarci in cosa consiste l’implementazione di questo particolare dispositivo. Egli infatti parte dal paradigma che ci impone la necessità di utilizzare le mani in ogni attività, con lo scopo di sviluppare nuove competenze attraverso la cognizione motoria. La presenza di un prodotto ci permetterà di effettuare lo stesso meccanismo conoscitivo sia in AR che in VR. E potrebbe portare le persone ad apprendere e conoscere nuovi contenuti, in maniera analoga e allo stesso tempo diversa.

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Ad oggi non abbiamo ancora a disposizione una tecnologia tanto avanzata da permetterci questo passaggio. Infatti il visore Quest, pur tracciando la presenza delle mani nell’esperienza di VR, non restituisce all’utente alcuna percezione aggiuntiva. Keller invece sta spingendo il suo team affinché sia possibile riceve sensazioni tattili relative agli oggetti manipolari nella realtà virtuale.

In fase di sviluppo le caratteristiche richieste a questo innovativo prodotto sono state la leggerezza e l’essere piacevoli al tocco. Sicuramente sarà necessario tenere in considerazione come far lavorare efficacemente i molti attuatori di ultima generazione. Questi, crearti ad hoc, serviranno a mappare dettagliatamente la mano e si interfacceranno con un processore ed un chip microfluidico. Sarà infine il software Rendering Tattile a coordinare le varie parti.

L’ultima frontiera del panorama VR si gioca proprio qui, nella ricerca sempre più sofisticata di feedback uditivo, visivo e tattile.

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