La NASA avverte: la tempesta solare “cannibale” arriverà a breve

Nel 1859 la Terra subì una tempesta solare passata alla storia come “l’evento di Carrington”, la più grande tempesta geomagnetica o solare mai osservata dagli astronomi. Registrata il primo settembre 1859, deve il suo nome all’astronomo inglese Richard Carrington che, grazie al suo studio delle macchie solari, fu precursore anche della Legge di Spörer.

Le tempeste solari hanno impatti pesanti sulla Terra - MeteoWeek.com
Le tempeste solari hanno impatti pesanti sulla Terra – MeteoWeek.com

L’evento produsse i suoi effetti su tutta la Terra dal 28 agosto al 2 settembre. La tempesta provocò notevoli disturbi all’allora recente tecnologia del telegrafo, causando l’interruzione delle linee telegrafiche per 14 ore, e produsse un’aurora boreale visibile anche a latitudini inusuali (ad esempio a Roma, in Giamaica, alle Hawaii e a Cuba). Ebbe un indice DST pari a -8050 nanotesla.

In queste ultime settimane il Sole sembra aver ricominciato a darsi da fare, facendo temere per una nuova tempesta solare, a causa del rilascio di una potente massa coronale, ossia una esplosione di plasma solare che si sta dirigendo verso la Terra ed investe il campo magnetico. A causa di questi “movimenti”, gli scienziati prevedono altre tempeste entro il 2025.

Tempesta solare cannibale: le conseguenze sarebbero davvero disastrose

Tempesta geomagnetica solare - MeteoWeek.com
Tempesta geomagnetica solare – MeteoWeek.com

Secondo gli astronomi, l’attività del Sole di queste settimane lascia presagire che le prossime tempeste solari che presumibilmente colpiranno la Terra saranno di una portata tale da essere definite “cannibali”. Si tratta di tempeste solari che, dopo un viaggio di 150 milioni di chilometri, possono danneggiare i satelliti e i dispositivi elettronici ed anche creare grossi disturbi alle comunicazioni radio.

Il problema vero è che se si verificassero tempeste solari a catena, una dietro l’altra, potrebbero diventare appunto “cannibali” e creare dei problemi veramente grossi alla Terra e ai servizi globali. Secondo gli studiosi, una serie di eventi di questo genere porterebbe fino a 130 milioni di persone solamente negli States a rimanere senza energia elettrica.

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Questo porterebbe a conseguenze come la compromissione della distribuzione dell’acqua, deperimento di cibi, farmaci persi in 12-24 ore, riscaldamento e aria condizionata non funzionanti, niente telefoni, carburanti e via dicendo.

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Gli scienziati della NASA sono ora all’opera per cercare di capire come realizzare dei sistemi per resistere alle tempeste geomagnetiche, ed anche se non mancano molti anni alla possibile realizzazione di tali eventi, è importante prendere subito provvedimenti e cercare i modi migliori affinché le tecnologie e i dispositivi non vengano compromessi da questo tipo di eventi atmosferici.

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