Un attacco hacker senza precedenti ha messo in ginocchio Mediaworld, e pare che sia accaduto durante l’inizio del Black Friday. Non succede spesso una situazione come questa soprattutto in un periodo simile, per cui vediamo di capire cosa sta succedendo.
Sembrerebbe che il problema sia rivolto esclusivamente per una sola catena di prodotti, ma in realtà pare che siano stati colpite più aziende in contemporanea, e senza un motivo preciso. Difatti, un attacco hacker ha fatto il suo debutto e ha messo in ginocchio diverse società, tra cui alcune in Italia.
E non si tratta di una cosa da poco: i direttori hanno dovuto spiegare che, i terminali, sono stati bloccati e che non sarà possibile fare assolutamente nulla per diversi giorni. Anche i commessi dei vari punti vendita sono intervenuti per spiegare la situazione disagiante, ma che, purtroppo, era davvero impossibile da prevedere.
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Ad essere maggiormente colpita è stata Mediaworld, nello specifico da un ransomware. Si tratta di un virus che blocca qualunque tipo di accesso ai dispositivi elettronici in cui entra e obbliga a pagare un riscatto. Lo scopo? Rimuovere le limitazioni per riavere i file criptati sostanzialmente.
La causa dell’incursione informatica
Tutto questo ricordiamo che è accaduto durante la vigilia dei super-saldi del Black Friday, e la colpa è di un gruppo di hacker che si è messo all’opera per debilitare i devices delle varie catene di prodotti elettronici. I computer e i servizi digitali sono stati disabilitati, e come se non bastasse è arrivata persino una richiesta di riscatto in cui, stando alle notizie del giornali Hacker Journal e Sicurezza.net, sarebbe di ben 50 milioni di dollari da pagare in criptovaluta.
Il messaggio che appare su tutti i computer bloccati è il seguente: “La tua rete è stata violata e tutti i dati sono stati crittografati. Per riottenere l’accesso a tutti i dati, devi acquistare il nostro software di decrittazione“.
MediaMarkt, in merito a quanto successo, è immediatamente intervenuta divulgando le sue direttive: tutti i dispositivi dovranno essere spenti per evitare che il ransomware abbia modo di diffondersi, come anche le connessioni di rete che dovranno essere assolutamente staccate. Non ci dovrà essere nulla attivo, e nonostante sia un problema grave, purtroppo, c’è poco da fare al riguardo se non correre subito ai ripari.
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Inoltre, i server colpiti in totale dovrebbero essere 3.100, e tutti quanti in diverse nazioni del mondo. Come se non fosse sufficiente a far preoccupare chiunque, il gruppo hacker Hive, cioè una banda criminale famosa per infettare i sistemi di backup e chiedere riscatti milionari, una volta era riuscito persino a prendere “in ostaggio” ben tre ospedali americani, costringendo i medici a rimandare sia operazioni chirurgiche importanti che esami radiologici. Se ci saranno eventuali notizie su questa vicenda, con molta probabilità ci aggiorneremo: restate informati.