La Smart Tv intacca la nostra privacy? Ecco perché si pensa di si

I televisori di ultima generazione rappresentano al contempo un passo in avanti in termini di integrazione e domotica ma ci espongono a innumerevoli rischi

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Il tema della privacy è sempre un tasto dolente per quanto riguarda tutti i tipi di sistemi informatici attaccati ad una rete dati. – MeteoWeek.com

Sono un dispositivo molto ben distribuito, e anche in maniera capillare. Le smart Tv sono diventate in poco tempo gli apparecchi più acquistati e distribuiti sul mercato europeo. Complice anche il passaggio dei canali televisivi al sistema del DVB T2 con codifica MPEG-4. Il loro successo è da attribuire al fatto che sono diventate accessibili, grazie ad un’offerta molto ben temperata, e sopratutto garantisco all’utente una serie di contenuti impensabili fino a poco tempo fa.

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Ma affinché gli apparecchi performino nella maniera corretta è necessario un semplice, e tuttavia fondamentale, elemento. Ovvero l’accesso ad una rete dati. Questo permette al dispositivo di sublimare la user experience, rendendolo inoltre una componente integrata della domotica di una abitazione. Ma è doveroso fare molta attenzione a quelli che sono i rischi a cui ci esponiamo andando a utilizzarli.

Le tematiche relative ai nostri dati sono molteplici ed è complesso sviscerarle tutte. Partiamo però da una prima considerazione importante. Le smart tv accedono ai nostri dati, ovvero raccolgono e consegnano nelle mani dei produttore degli apparecchi e di chi ci fornisce i servizi di rete una quantità di informazioni personali poderosa. E la domanda che l’utente dovrebbe porsi è dove vengono raccolti i suoi dati e chi sono esattamente gli enti che li detengono. In seconda battuta sarebbe da chiedersi chi ci garantisce che questi non vendano i contenuti a terzi partner non autorizzati.

Le smart Tv e l’eterno contraddittorio sulla privacy soggetta a violazione

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La TV, nel 2021, ormai viene utilizzata maggiormente per guardare le piattaforme più famose. Alcuni esempi possono essere Netflix o YouTube – MeteoWeek.com

L’aspetto non secondario è la messa in rete degli apparecchi domestici, la già annunciata domotica. Oggi si riferisce a questo sistema come l’Internet delle cose (IoT) e raccoglie in se una serie di paradigmi molto importanti. La rete dati, ovviamente. Ma anche il database in cloud, nonché gli algoritmi sempre più sofisticati che servono a migliorare la user experience regalandoci un modo personalizzati di accesso alla tecnologia. Ma non per ultimo il riconoscimento vocale con tutto quello che ne consegue.

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Per quanto riguarda le TV smart è già stato scoperto un episodio clamoroso in Cina, con il famoso caso della Skyworth, ed in quella occasione si è trattato di una forma di vero e proprio spionaggio. In Europa invece, almeno per il momento, la raccolta dei dati che avviene tramite il processo di utilizzo della televisione si limita sopratutto a contenuti pubblicitari e analisi marketing. Tuttavia anche gli enti preposti al controllo, se pur con un certo ritardo, si stanno muovendo per aggiornare i sistemi normativi che cercano di mettere un freno ai servizi di tracking e rendere quindi i servizi molto più sicuri.