Ricerca di talenti per fermare gli attacchi di pirateria informatica: Leonardo in collaborazione con nota università lanciano borse di studio

“Leonardo’s got talent”. Insieme all’università cerca talenti per fermare i pirati degli attacchi informatici.

La tecnologia c’è, ma mancano le risorse. Leonardo cerca talenti per scongiurare futuri attacchi informatici – MeteoWeek.com

Per fermare i pirati serve saper essere esperti, avere le conoscenze adatte per solcare i mari della rete, sapersi orientare nella giusta direzione e imporre dei limiti impedendo che questi vengano travalicati.

O più in sintesi: “Servono sempre più esperti informatici per difendere le infrastrutture”. Questo è l’appello lanciato dall’ateneo genovese e Leonardo, la più importante azienda tecnologica a livello nazionale. Un tema talmente attuale e di primaria importanza, che si è deciso di lanciare un master di secondo livello per studiare più nel dettaglio il fenomeno dell’ hackeraggio sul web e soprattutto escogitare nuovi metodi e soluzioni per prevenire e reprimere potenziali nuovi attacchi.

Si è pensato anche di finanziare il progetto con delle borse di studio, dedicate agli studenti più meritevoli che sapranno distinguere con merito nella sicurezza informatica. L’incentivo è stato reso possibile grazie al supporto di aziende come Rina Consulting, Inps, Sna, il gruppo Sigla, Softjam spa, Sababa security (con i nuovi uffici a Genova). Ognuna di queste realtà aziendali si è schierata in difesa della cyber security, apportando una borsa di studio ciascuna.

Solo Leonardo sostiene ben otto giovani laureati inoccupati che sceglieranno questa specializzazione.

LEONARDO IN 3 PUNTI

  • Leonardo fornisce sistemi per la sicurezza cyber a enti pubblici e privati che offrono servizi essenziali alla comunità: pubblica amministrazione, difesa, infrastrutture critiche nazionali e industrie strategiche.
  • A livello internazionale, dal 2012 collabora con la NCI, Nato Communication and Information Agency, e garantisce la sicurezza delle informazioni e delle comunicazioni a circa 75 siti, tra cui il quartiere generale dell’Alleanza, in 29 Paesi del mondo.
  • In Europa Leonardo è parte della European Cyber Security Organisation (ECSO), alleanza strategica di fondamentale interesse per le aziende pubbliche e private che vi operano. Il fulcro delle attività è il centro SOC di Chieti, dove le infrastrutture da proteggere sono monitorate24 ore su 24 grazie alle competenze di 70 analisti esperti e a un High Performing Computer con una potenza di calcolo in grado di processare 500mila miliardi di informazioni al secondo.

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LA CYBER SECURITY CON LE PAROLE DEL PRESIDENTE

Luciano Carta, presidente di Leonardo, si era già espresso in merito alla questione della cyber security già lo scorso giugno, presentando la sua visione globale del fenomeno:

“La capacità di tutelare la sicurezza nazionale dagli attacchi cyber rappresenta sempre più un “game changer“, un vero cambiamento strategico: è la quinta dimensione in cui si decide la sicurezza, assieme a terra, mare, aria, spazio. E ciò vale tanto per i singoli cittadini quanto per le nazioni”. “Le minacce che incombono in questa dimensione hanno caratteristiche che le rendono uniche: un gruppo di attacco che agisce in un Paese ed effettua operazioni cyber criminali in un altro, può rimanere nell’ombra per tempi sufficienti ad occultare le proprie tracce e terminare con la dovuta calma le operazioni criminali”.

Ha poi aggiunto: “Abbiamo sempre più bisogno di ingegneri e di informatici, anche se Leonardo ne ha ben 11 mila. In un contesto di osmosi pubblico-privato, inoltre, la cyber sicurezza va considerata un terreno di lavoro comune”. 

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UN GAP DA COLMARE

Luciano carta ha poi toccato un punto fondamentale. Nel nostro paese i giovani vengono ancora poco sensibilizzati sul problema:

“Le nuove generazioni sono native digitali ma non tutti i giovani conoscono gli strumenti per difendersi nel cyberspazio. I rischi cyber andrebbero insegnati al pari di materie fondamentali quali la matematica, la storia, la geografia. Allo stesso tempo questo gap va colmato anche tra chi lavora nel privato e nella pubblica amministrazione. Penso ad esempio a corsi ad hoc da parte di personale specializzato. Solo in tal modo saremo più pronti a fronteggiare la minaccia cyber per accrescere la competitività del nostro Paese”.

Va sottolineato inoltre che Leonardo è stata una delle prime aziende al mondo a operare nel settore della sicurezza cyber, fatto testimoniato dal contratto per la protezione cibernetica del quartiere generale della Nato.