Firefly Aerospace è finita sotto indagine: ha effettuato infatti il 3 Settembre il suo primo lancio di prova con il vettore Alpha ma purtroppo un’anomalia, della quale ancora non si conoscono bene le cause, ha portato all’esplosione del razzo. Ecco perchè è sotto indagine.
Mai come ora i lanci spaziali stanno diventando un fenomeno giornaliero. Diversi progetti infatti comprendono questo fenomeno, dapprima quasi unico nel suo genere, ora invece molto imprese stanno testando i propri razzi personali. Basti pensare a Elon Musk con SpaceX , in collaborazione con il progetto Artemis della NASA, o Jeff Bezos con Blue Origin. Ora, abbiamo anche Firefly Aerospace, che non sembra essere fortunata come le sue compagne.
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Firefly Aerospace si ritrova tutt’ora ferma e sotto indagine. Ma perchè? A quanto pare quest’ultima agenzia spaziale ha condotto un test di lancio del suo vettore d’origine chiamato Alpha, situato nella base californiana di Vandenberg. Il tutto però si è concluso con un’esplosione fortissima, tanto da non riuscire a raggiungere l’orbita prevista, disintegrandosi poco dopo lo start. Nessun ferito e nessun danno è stato segnalato in zona, e questa è forse l’unica fortuna di Firefly Aerospace, perchè questo scoppio avrebbe potuto causare molti danni. Alcuni frammenti del razzo però (realizzato in materiali compositi come fa sapere l’impresa, che sta cercando di creare un razzo green sostenibile ) sono stati riportati al suolo senza comunque pregiudicare la sicurezza di nessuno e atterrando in posti disabitati, vicini al punto d’inizio. Ovviamente società non era presente al momento dello scoppio, dato che risiede a Cedar Park (Texas), ma per eseguire la prima prova ha utilizzato, come scritto sopra, la base di Vandenberg che si trova a nord di Los Angeles (molto famosa come base, perchè è la stessa da dove avvengono anche alcuni lanci di SpaceX, per esempio).Il compito del razzo Alpha è quello di fare da tramite, ovvero trasportare in orbita satelliti di piccole dimensioni. Il tutto prevedendo anche un costo contenuto per ogni missione pari a circa 15 milioni di dollari. Contenuto.
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Come dicevamo sopra, purtroppo un’anomalia (ancora non chiarita e sulla quale sta indagando anche l’FAA, mettendo sotto indagine il razzo, che ora rimane fermo fino ad ulteriori modifiche) ha portato alla distruzione del vettore senza il raggiungimento dell’orbita. Non tutti sanno però che un primo tentativo di lancio era stato condotto già un’ora prima dell’effettivo lancio, ma era terminato a pochi secondi dal lancio iniziale per un’altra anomalia che aveva bloccato il conto alla rovescia. Quindi, anche questo motivo ha influito molto sul fermo da parte del FAA, che ha dichiarato il razzo “not safe” ovvero non sicuro per i lanci. La società, probabilmente per mantenere una facciata ottimista, ha dichiarato, di aver raggiunto una serie di obiettivi precedenti che validerebbero il razzo come sicuro, come l’accensione del primo stadio, il distacco dalla base di lancio, progressione a velocità supersonica e dati di volo. peccato l’esplosione. Firefly Aerospace non potrà tornare a volare fino a quando l’FAA non avrà concluso la sua indagine.
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