La Cina non si ferma e crea un Ingenuity tutto suo: così inizia la sua scalata verso Marte alle calcagna della NASA

Copiano sempre tutto. I cinesi stanno lavorando su un drone marziano molto simile a Ingenuity della NASA per essere competitivi anche sul Pianeta Rosso.

Il prototipo cinese del drone americano Ingenuity – MeteoWeek.com

Anche la Cina vuole il suo riconoscimento nell’esplorazione del pianeta rosso. Infatti ha iniziato a pensare allo sviluppo di un drone che atterrerà sul suolo marziano, molto simile a Ingenuity, elicottero NASA sviluppato da JPL e già attivo a partire dalla missione NASA Mars 2020 lanciata il 30 luglio dello scorso anno

Si tratta del primo velivolo motorizzato trasportato all’interno del rover Perseverance atterrato su Marte lo scorso 18 febbraio dopo una caduta durata circa 7 minuti. Il dispositivo è nato principalmente per volare sulla superficie di Marte e raccogliere informazioni di vario genere.

La Cina dunque il 20 agosto scorso ha approvato lo sviluppo del drone, ha preso spunto da ciò che ha funzionato durante la missione americana, ha iniziato un processo di  miglioramento della componentistica interna e sta realizzando così un drone Made in China pronto all’esplorazione.

Il tutto attraverso un programma volto a premiare i ricercatori e promosso direttamente dal National Space Science Center.

Drone Ingenuity della NASA atterrato su Marte – MeteoWeek.com

Ma il finanziamento del progetto cinese viene anche da diversi istituti scientifici, coordinati dalla China Academy of Space Technology (CAST) e dall’Università di Beihang che hanno iniziato a lavorare su architetture concettuali per l’esplorazione di Marte.

Il drone marziano cinese sarà dotato di uno spettrometro di dimensioni assai ridotte rispetto all’attuale Ingenuity americano. L’evoluzione toccherà anche il comparto fotografico che attualmente vede solo due fotocamere per la navigazione, una a colori e una in bianco e nero.

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Inoltre, proprio come Ingenuity, sarà dotato di quattro zampe e di uno chassis cubico dove sono contenute batterie e computer. Nella zona superiore ci saranno due eliche di dimensioni fedeli al modello del JPL.

L’obiettivo della Cina è fare la differenza, ripercorrendo le orme e il successo del rover Zhurong, partito con la prima missione cinese su Marte Tianwen-1 ed attualmente ancora su Marte, che ha compiuto 1064 metri (dato di agosto) in 100 giorni di servizio. Un traguardo notevole per il primo tentativo.

Ci si concentra dunque sull’ ottenere “informazioni tridimensionali, multistrato e multi-fonte” con un solo approdo. E la strada più diretta per poter raggiungere questa ambizione è lavorare anche sugli aspetti tecnici, tra cui perforatori di terra da rilasciare in fase di discesa e un aerostato per operare ad un’altitudine compresa tra 1 e 5 chilometri con un autonomia settimanale.

Qui di seguito, un breve filmato ufficiale della NASA mostra come avviene l’atterraggio di Ingenuity sul suolo marziano.

Non sappiamo ancora molto sulle specifiche tecniche del prototipo cinese, ma l’ispirazione presa dalla NASA è più che evidente.

Tra i primi aspetti tenuti in conto in fase di realizzazione spicca sicuramente il design, scelto accuratamente per ottenere elevata velocità di rotazione. Requisito questo fondamentale per garantire una struttura ultraleggera e un sistema di alimentazione ad alta efficienza. E’ previsto inoltre che si sollevi verticalmente dalla superficie di Marte, prima di slanciarsi e dispiegare le ali.

Il drone ha un’autonomia di decine di chilometri ed è stato progettato per raccogliere informazioni e analizzare campioni di atmosfera e superficie marziana. Gli ingegneri cinesi avrebbero inoltre lavorato anche sulla resistenza ad ambienti ostili come canyon e crateri.

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Tra le ultime proposte degli ingegneri, una rilevazione da pallone con un CubeSat 2U, che potrebbe facilitare il prelevamento di campioni atmosferici a varie altitudini per l’analisi, restituendo anche immagini ad alta risoluzione e altri dati.

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