La Cina continua la costruzione della sua Stazione Spaziale: nuova spacewalk per assemblare un componente

La spacewalk ha avuto come obiettivo il completamento dell’installazione di un braccio robotico sulla Stazione Spaziale cinese Tiangong

Il razzo Long March 2F al momento del decollo dal Centro di Jiuquan – MeteoWeek.com

Procede l’ampliamento della stazione spaziale Tiangong.
Due membri dell’equipaggio, durante l’ultima passeggiata spaziale, hanno portato a termine le operazioni di assemblaggio di un braccio robotico sulla stazione orbitante.

Tiangong è la terza stazione del suo genere, lanciata all’interno di un ambizioso progetto spaziale della Cina. Le sue dimensioni sono importanti, considerando che è in termini di grandezza è  quarta, posizionandosi solo dopo lo Skylab, la Mir e la ISS.
La stazione, concepita come un progetto modulare, è stata fortemente voluta dal governo cinese, spinta dall’impossibilità di partecipare attivamente al progetto internazionale ISS.

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I taikonauti e la missione Shenzhoun-12

La  Shenzhoun-12 è la missione più lunga effettuata dal paese. Decollata a giugno dal deserto del Gobi, durerà fino a metà settembre. L’equipaggio è composto da tre Taikonauti (così chiamati gli astronauti cinesi), Liu Boming e Tang Hongbo, e dal comandante della missione Nie Haisheng.

La loro navicella, si è attaccata a Tianhe, cioè “armonia celeste”, attualmente l’unico modulo operativo della stazione che sia presente in orbita.
La China Manned Space ha dichiarato che  gli astronauti cinesi Liu Boming e Tang Hongbo hanno dato il via alle operazioni con successo, aprendo il portellone di uscita del modulo  Tianhe domenica 4 luglio 2021 alle  8:11 (ora di Pechino). Solo qualche ora dopo sono partite le installazioni. Durante le operazioni sono state indossate tute spaziali di nuova generazione, chiamati Feitian, ovvero “volare nello spazio”.

Tutto si è svolto senza problematiche evidenti, considerando che gli astronauti Liu Boming e Tang Hongbo sono usciti dal modulo centrale di Tianhe e hanno disposto un “poggiapiedi” per i futuri lavori extra-veicolari e completando poi l’installazione della piattaforma di lavoro sul braccio robotico.
Proprio grazie al supporto del braccio robotico, si è reso possibile il coordinamento necessario tra i membri dell’equipaggio, per eseguire le operazioni di assemblaggio delle apparecchiature disposte sulla scocca della stazione spaziale.
Durante questo periodo, Nie Haisheng, il capitano rimasto in cabina, ha supportato i due astronauti all’esterno per svolgere operazioni fuori dal modulo. Le attività sono durate complessivamente circa 7 ore.

Taikonauti cinesi: Tang Hongbo, Nie Haisheng e Liu Boming dell’Agenzia spaziale cinese durante una conferenza stampa a giugno prima della partenza – MeteoWeek.com

La stazione spaziale Tiangong 3

Il  “Palazzo celeste”, questo il significato del nome della stazione,  è stato lanciato per lo più con l’intento di effettuare missioni scientifiche. Si stima che il completamento della struttura si compirà  tra il 2021 e il 2023, durante il quale saranno effettuate 11 missioni.

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Per consentire il lancio da Juiquan, il centro spaziale localizzato nel nord della Cina, la stazione spaziale è in orbita terrestre bassa, tra i 340 e i 450 km di altezza, con 43° di inclinazione. Il progetto finale prevede la costruzione di tre moduli, un modulo centrale adibito ad ospitare l’equipaggio per 6 mesi, in un ambiente di 110 metri cubi, contro i 425 della ISS, e due laboratori. Tra le caratteristiche dell’ambiziosa  opera, la realizzazione del telescopio Xuntian. Il dispositivo avrà una capacità di vista di circa 300 volte superiore a quella di Hubble, e sarà dipendente dalla stazione solo per le operazioni di manutenzione.

La stazione orbitante, una volta completata, rivaleggerà le dimensioni della Mir. Si stima inoltre che la sua sia una attività longeva, indicata in non meno di 10 anni di utilizzo.