La Blue Origin di Jeff Bezos, fa causa alla Nasa riaccendendo le proteste della società per l’esclusione del proprio lander lunare dal programma Artemis. E in tutto questo, c’è lo zampino di Elon Musk e la sua SpaceX
Due superpotenze mondiali possono mai andare d’accordo? No, se sono due ultramilionari con una flotta di fondi per le ricerche spaziali. Stiamo parlando ovviamente di Blue Origin e SpaceX, quindi di Jeff Bezos (padre di Amazon) e Elon Musk (padre di Tesla) che da sempre si scornano per averla vinta su qualsiasi tematica. Non troverete, per fare un esempio, MAI una foto di loro due che si stringono, anche falsamente, la mano.
L’ultima? La compagnia spaziale Blue Origin ha intenzione di portare di peso la Nasa davanti a una corte federale della giustizia con la seguente accusa: secondo Bezos, l’agenzia spaziale statunitense ha commesso degli errori durante la fase di valutazione del proprio lander lunare progettato per il programma Artemis.
Il reclamo è solo l’ultima goccia che fa traboccare il vaso, riempito proprio mesi fa dalla società, cha ha già visto un primo ricorso simile rigettato da un’agenzia federale di vigilanza.
Secondo questa nuova accusa, portata direttamente davanti ai potenti la Nasa avrebbe effettuato una “valutazione illegale e impropria” delle proposte avanzate dalla società di Bezos. Ma cosa centra allora Elon Musk? Cioè.. cosa centra allora SpaceX?
LEGGI ANCHE: Elon Musk si prende la Luna “alleandosi” con la NASA: il futuro di SpaceX
La faida per il progetto Artemis
Blue Origin ha intentato la causa dopo che il Government Accountability Office (GAO) degli Stati Uniti ha respinto l’istanza presentata dalla società di Bezos insieme alla compagnia tecnologica Dynetics contro la decisione del governo federale di assegnare a SpaceX (ecco che spunta Musk) il contratto per la costruzione di un sistema di allunaggio che può portare gli astronauti da e verso la Luna nell’ambito del programma Artemis. Le scelte potevano ricadere su tre società:Blue Origin, SpaceX o Dynetics.
Il GAO ha deciso però che i reclami di Blue Origin e Dynetics erano infondati e fuori luogo, in quanto la Nasa aveva il diritto di assegnare il contratto da 2,9 miliardi di dollari a SpaceX per sviluppare il primo sistema di allunaggio da utilizzare per oltre 50 anni. Nessuna quindi ammissione di favoreggiamento da parte della NASA. Dopo la decisione, la SpaceX ha già ricevuto 439 milioni di dollari per cominciare il lavoro per la quale è stata giustamente selezionata. Ora, la rimostranza della Blue Origin in tribunale potrebbe innescare una pausa al contratto di SpaceX, come già era successo in occasione del primo ricorso, respinto.
Il Lander Lunare in corso
Il lander lunare Blue Moon proposto dalla società di Bezos prevedeva prima di tutto la collaborazione di una squadra nazionale di appaltatori aerospaziali affermati tra cui Northrop Grumman e Lockheed Martin. L’azienda ha poi voluto dimostrare il proprio livello di preparazione lanciando e facendo atterrare per 16 volte il suo razzo suborbitale riutilizzabile New Shepard, che secondo le menti dell’azienda avrebbe dovuto portare in orbita tutto il necessario per il viaggio umano verso la Luna (progetto Artemis). A luglio, inoltre, è avvenuto con successo il primo volo del New Shepard con equipaggio, con a bordo lo stesso fondatore, il fratello Mark Bezos, l’olandese Oliver Daemen e Wally Funk, rispettivamente il più giovane (18 anni) e la più anziana (82) a superare l’atmosfera.
LEGGI ANCHE: Missione su Marte: la NASA ricerca volontari per una simulazione
Le dure parole di Elon Musk sulla vicenda
La risposta di Musk non si è certo fatta attendere: e il fondatore di SpaceX ha infatti affermato che la società si è già dimostrata essere all’altezza del compito, effettuando nella sola prima metà del 2021 ben più dei 16 voli orbitali tanto criticati da Blue Origin. Musk non ha risparmiato frecciatine verso i suoi rivali della Blue Origin, twittando: “Anche se Babbo Natale rendesse improvvisamente il loro progetto fattibile e a costo zero, vi assicuro che la prima cosa che vorreste fare è cancellarlo”.
Insomma, una lotta tra titani che non sembrerebbe avere fine. Chi la spunterà?