La Caltech ci prova: ecco il fotovoltaico del futuro per una energia infinita e sostenibile

Un’energia infinita. Infinita come lo spazio che ci circonda, sempre più oggetto di studi dagli scienziati di tutto il mondo. Il California Institute of Technology, o più semplicemente Caltech, sta vagliando la possibilità di sviluppare una energia sostenibile per tutta l’umanità: il fotovoltaico del futuro.

Caltech, un'università privata statunitense quasi pronta per il fotovoltaico del futuro – MeteoWeek.com
Caltech, un’università privata statunitense quasi pronta per il fotovoltaico del futuro – MeteoWeek.com

Caltech è un’università privata statunitense fondata da Amos Throop nel 1891, con sede a Pasadena, fa parte della Association of American Universities che riunisce i più prestigiosi atenei nordamericani, collabora con la NASA ed è una delle università più premiate nell’ambito della ricerca. Anche per questo il suo ambizioso progetto desta curiosità, che fa rima con credibilità.

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Caltech ha annunciato che Donald Bren, presidente di Irvine Company e membro a vita del Consiglio di fondazione, ha donato oltre 100 milioni di dollari per dar vita a Space-based Solar Power Project (SSPP), impegnato nello sviluppo di una tecnologia in grado di generare energia solare nello spazio e riportarlo sulla Terra.

Fotovoltaico del futuro: energia pulita, rinnovabile e a prezzi accessibili

Caltech, un fotovoltaico wireles innovativo e libero dai vincoli meteorologici – MeteoWeek.com
Caltech, un fotovoltaico wireles innovativo e libero dai vincoli meteorologici – MeteoWeek.com

La donazione è stata effettuata in forma anonima nel 2013, ma soltanto adesso è stato rivelato, proprio mentre SSPP si avvicina a un traguardo significativo: un lancio di prova di prototipi dimostrativi di tecnologia multifunzionale, che raccolgono la luce solare e la convertono in energia elettrica, trasferendo energia in modalità wireless, nello spazio libero, tramite radio energia elettrica a frequenza (RF), dispiegando strutture ultraleggere che verranno utilizzate per integrarle.

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Donald Bren ha appreso per la prima volta del potenziale della produzione di energia solare spaziale in un articolo sulla rivista Popular Science e nel 2011 ha contattato l’allora presidente del Caltech, Jean-Lou Chameau, per discutere la creazione di un progetto di ricerca. Nel 2013, lui e sua moglie, Brigitte, un fiduciario di Caltech, hanno talmente creduto in questo innovativo progetto, a tal punto di partecipare al finanziamento, tramite donazione.

Soldi ben spesi, a quanto pare. “Donald Bren ha portato allo Space Solar Program la stessa spinta e disciplina che ha dimostrato con le comunità di pianificazione generale”, afferma l’attuale presidente della Caltech, Thomas F. Rosenbaum. “Una spinta che promette un notevole guadagno per l’umanità – assicura – un mondo alimentato da un’energia rinnovabile ininterrotta”.

Donald Bren è meglio conosciuto per la pianificazione e la costruzione della nuovissima città di Irvine, a detta di tutti una delle più green degli Stati Uniti. Ha guidato gli sforzi della Irvine Company per preservare in modo permanente più del 60% (circa 57.500) della proprietà dell’Irvine Ranch, lungo la costa della California. “Sono stato uno studente impegnato nella ricerca delle possibili applicazioni dell’energia solare spaziale per molti anni”, afferma Donald Bren. “Il mio interesse nel supportare gli scienziati di livello mondiale al Caltech è guidato dalla convinzione di poter sfruttare il potere naturale del sole a beneficio di tutti”.

SSPP mira a produrre una fornitura globale di energia pulita, rinnovabile e a prezzi accessibili. Un vantaggio chiave dello sfruttamento dell’energia solare dallo spazio è che fornisce l’accesso al sole per creare energia tutto il giorno, tutti i giorni, libero dai vincoli meteorologici o dall’oscurità della notte.