Attendere, prego. Ritardi o no, il digitale terrestre di nuova generazione è alle porte. E ci piaccia o no, il cambio del televisore, o del decoder, è d’obbligo. Soprattutto se, come nel caso di moltissimi italiani, la tecnologia è entrata prepotentemente di diritto nelle case e nei dispositivi audiovisivi ed è ormai quasi impossibile farne oggi a meno. Meno male che in questo caso, lo Stato (e più precisamente il Mise) ha dato uno sguardo alle casse e ha deciso di mettere a disposizione un nuovo bonus Tv agli italiani che devono acquistare un nuovo televisore e rottamare quello vecchio.
Il via alla nuova iniziativa a favore degli italiani è stabilita al 23 agosto, data in cui si potrà iniziare a richiedere il Bonus Tv Rottamazione per l’acquisto di un nuovo televisore compatibile con lo standard MPEG4 e con il nuovo digitale terrestre DVB-T2. Non è ancora stato rivelato il dettaglio di compilazione dei moduli per la richiesta del bonus, ma già si sa ad esempio che il bonus sarà disponibile per tutti gli italiani, indipendentemente dal reddito e dall’Isee, e che sarà cumulabile con quello già in piedi messo a disposizione nei mesi scorsi.
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Inoltre, lo sconto disponibile sull’acquisto di un nuovo televisore sarà pari al 20% o, comunque, fino a un massimo di 100 euro per l’acquisto del nuovo Tv color che possa supportare la nuova tecnologia MPEG4 che sostituirà la banda 700 MHz MPEG2 che dalle prossime settimane sarà messo a disposizione totalmente alla tecnologia 5G.
Bonus Tv rottamazione, a ottobre il primo cambio di banda
La disposizione relativa al Bonus Tv Rottamazione è già stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale e la sua attuazione è stata sicuramente facilitata dal fatto che si prevede, da adesso ai prossimi mesi, la sostituzione di almeno 15 milioni di televisori di vario genere e marca. Motivo per cui lo Stato ha valutato l’idea di aiutare la cittadinanza in questo cambio.
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Si sapeva che il primo passaggio, o switch off, del digitale terrestre, sarebbe dovuto avvenire il 1 settembre 2021. E’ di poche settimane fa la notizia che invece questo “salto” non potrà essere fatto prima, almeno, della metà di ottobre. Per questo motivo, il Mise ha disposto l’inizio del passaggio da MPEG2 a MPEG4 a partire dal 15 ottobre 2021, quando alcune emittenti locali e nazionali inizieranno a migrare i loro canali su frequenze diverse.
Ma il passaggio non sarà immediato e soprattutto richiederà alcuni mesi. Infatti è previsto che lo switch off di “primo grado” venga effettuato gradualmente entro la fine del 2021, in modo tale da consentire a tutte le emittenti di migrare i loro MUX sul nuovo standard e di dare il via alla prima fase del digitale terrestre di nuova generazione a partire dal 1 gennaio 2022, in modo tale che a fine anno lo switch sia definitivo. E pronto, stavolta per davvero, a inizio 2023. La prima emittente nazionale a fare una migrazione parziale dei suoi canali sarà la Rai, ed i primi spostamenti coinvolgeranno, tra gli altri, Rai 4, Rai 5, Rai Storia, Rai Scuola, Rai Sport, Rai Gulp, Rai YoYo.