Estate rovente? Clima tropicale? Caldo rovente e sudore appiccicaticcio? Nessun problema. Dalla Cina con furore. Alcuni ricercatori asiatici hanno progettato un tessuto che, assicurano, può raffreddare il corpo di quasi 5 gradi Celsius e potrebbe aiutare le persone a far fronte all’aumento delle temperature. Una sorta di maglietta con l’aria condizionata incorporata. Nessuna fase news, è tutto vero.
Tutto merito del “metafabric”, un tessuto progettato da un team di scienziati cinesi: sembra un normale materiale per magliette, invece, si differisce da tutti gli altri perché utilizza una tecnologia che gli fa emettere radiazioni nel medio infrarosso (MIR) per ridurre la temperatura di chi lo indossa, come pubblicato da un documento pubblicato sulla rivista Science.
LEGGI ANCHE >>> Google rilascia Android 12 (Beta 3): come averlo e installarlo facilmente sullo smartphone
Il progetto è una collaborazione tra ricercatori della Huazhong University of Science and Technology, Wuhan Textile University, Intelligent Wearable Engineering Research Center di Qingdao e China Textile Academy di Pechino. “I test hanno dimostrato che una persona che indossa il nostro meta-tessuto può essere raffreddata di 4,8 gradi, 40,6 gradi Fahrenheit, in meno rispetto a quando indossa cotone commerciale”, così hanno spiegato i ricercatori cinesi: “L’economicità e le alte prestazioni dei nostri meta-tessuti presentano grandi vantaggi per indumenti intelligenti, tessuti intelligenti e applicazioni di raffreddamento radiativo passivo”.
Una maglietta auto-rinfrescante: non è la prima volta
La pelle umana, a differenza di molti dei vestiti che indossiamo, emette naturalmente MIR, che, come altre radiazioni infrarosse, è invisibile agli occhi ma può essere percepito come calore. La temperatura corporea è di circa 37 gradi, eppure gli scienziati cinesi hanno affermato che indossare il MetaFabric potrebbe raffreddare la pelle fino a 31-32 gradi.
LEGGI ANCHE >>> Cellulari e tumore al cervello: uno studio spiega come prevenirlo e l’uso corretto
Il Metafabric, naturalmente, che può essere tinto in diversi colori, uniti da minimo comun denominatore, la freschezza. “Come mezzo dominante che protegge la pelle dall’ambiente esterno, l’abbigliamento potrebbe essere il candidato perfetto per essere implementato con la funzionalità di raffreddamento radiativo diurno”, afferma il documento ufficiale cinese. Gli scienziati hanno affermato che il tessuto è stato creato utilizzando una tecnica di tessitura che consente la circolazione dell’aria e stimano che costerebbe il 10% in più per la produzione, rispetto al cotone tradizionale.
Non sono i primi a provare a utilizzare la tecnologia che emette MIR per gli indumenti per raffreddare chi li indossa. Nel 2017 alcuni ricercatori della Stanford University hanno ideato un tessuto he riduceva la temperatura corporea di circa 3 gradi, ma il tessuto di 45 micrometri era estremamente sottile, circa un terzo dello spessore di una camicia di lino leggera. Con tutto ciò che ne consegue. Ora i cinesi si sono spinti oltre, nonostante qualche dubbio rimane.
Yi Cui, per esempio, uno scienziato dei materiali di Stanford che ha guidato lo studio del 2017, ha dichiarato a Science che la tecnologia che emette MIR è stata finora utilizzata solo su superfici fisse, quindi il team cinese dovrebbe anche esaminare quanto sia efficace quando una persona è in piedi o in movimento. Tant’è, al sol pensiero che potrebbe esistere la prima maglietta con l’aria condizionata incorporata è già qualcosa che fa venire meno caldo.