ZTE presenta un’innovativa t-shirt intelligente con 5G incorporato, in grado di monitorare i parametri vitali e trasformarsi in un dispositivo salvavita grazie alla sua capacità di comunicarli in caso di emergenza
Non molto tempo fa, abbiamo parlato di un particolare prototipo di maglietta in grado di produrre energia elettrica. Un’idea avveniristica, che dimostra quanto i nostri vestiti del futuro saranno smart, proprio come lo sono i nostri dispositivi elettronici. Molti team di ricercatori stanno infatti lavorando alla creazione di t-shirt intelligenti, in grado di monitorare i parametri vitali come se fossero uno smartwatch. È proprio questo il concetto alla base del progetto nato dalla collaborazione tra ZTE e il gruppo AccYouRate, che hanno realizzato una t-shirt capace addirittura di integrare il 5G.
Presentata in questi giorni durante il Mobile World Congress (MWC) di Barcellona, questa speciale maglietta – chiamata YouCare – può letteralmente trasformarsi in uno strumento salvavita in caso di emergenza, essendo dotata di sensori che monitorano i parametri fisici e modulo 5G che la rende sempre connessa ad alta velocità. Essa raccoglie infatti in modo costante diversi parametri biovitali ed è in grado di trasmetterli a centri di controllo sanitari. Nello specifico, può fungere da elettrocardiogramma, analizzare il respiro, lo sforzo muscolare, la temperatura corporea e i componenti rilasciati dal sudore. Ma non solo: YouCare è dotata anche di accelerometro, sensori di umidità e di posizione (GPS).
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La t-shirt intelligente di ZTE connessa con il 5G
I sensori polimerici sono nascosti all’interno del tessuto che costituisce la maglietta, la quale è considerabile come una sorta di seconda pelle sensibile. I dati raccolti vengono convertiti in digitale grazie a una piccolissima centralina incorporata nel logo sul petto, che si poggia a un modulo 5G altrettanto miniaturizzato per la trasmissione dei dati a un’unità remota in grado di interpretare le informazioni. Questa tecnologia, sviluppata da AccYouRate, permette di racchiudere questo insieme di microchip in un materiale potenzialmente applicabile ovunque, dalle magliette ai pantaloni, ai capi di vestiario già realizzati ed altri in fase di sviluppo, come guanti, solette da scarpe, fasce per la testa e mascherine sensorizzate. Anche per questo, nell’immediato futuro l’azienda intende sviluppare nuove tipologie di sensori e prodotti indossabili capaci di analizzare più parametri, quali ad esempio la postura dinamica e le onde cerebrali.
Il fine è semplice: fare in modo che chiunque – in primis chi ha necessità particolari – possa indossare indumenti connessi e intelligenti, utili ad analizzare lo stato fisico e ad inviare alert in caso di avvisaglie di stato di salute non ottimale. In questo senso, il 5G è il migliore alleato, non tanto per la maggiore velocità quanto per la bassa latenza, che consente una comunicazione molto efficiente tra l’invio dei dati e la ricezione, come dimostrato da recenti esperimenti di telemedicina.
“È un’invenzione che cambierà la vita e la qualità dell’assistenza domiciliare e remota ai molti cittadini che attraversano problemi di salute, nonché alle persone vulnerabili affette da malattie croniche, garantendo accessibilità ai servizi di assistenza e supporto del nostro network nazionale ed internazionale”, ha affermato Francesco Rocca, Presidente di Croce Rossa Italiana, e Presidente di IFRC.
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“Sin dal primo momento abbiamo creduto e investito in quella che ci sembrava una idea totalmente rivoluzionaria, e che oggi è una concreta realtà, appena certificata anche come dispositivo medico”, ha sottolineato Umberto Sgambati, amministratore delegato del Gruppo Proger S.p.A. che, attraverso la startup Let’s Webearable Solutions, ha realizzato la t-shirt sensorizzata YouCare.