Musk annuncia il nuovo progetto per il lancio di razzi per Marte, un qualcosa d’inimmaginabile

Elon Musk copia il “genio italiano” dell’Isola delle Rose, ideando piattaforme galleggianti per i viaggi nello spazio. Ma, con qualcosa di molto diverso…

Il nuovo progetto di Elon Musk – MeteoWeek.com

Una navicella Starship presto potrebbe partire direttamente dal Golfo del Messico.

Elon Musk copia il genio italiano, l’inventore dell’Isola delle Rose e crea una piattaforma galleggiante come base per i viaggi su Marte. L’imprenditore visionario ha annunciato su Twitter che presto la navicella Starship potrebbe partire in direzione dello spazio dal Golfo del Messico per l’appunto.

“Deimos, lo spazioporto nell’oceano è in costruzione per essere pronto a lanciare dal prossimo anno”. Così, con un consueto cinguettio via Twitter, Elon Musk ha confermato domenica i piani per la nuova base spaziale targata Space X.

SpaceX ha infatti dato il via ai lavori per creare un piattaforma galleggiante da usare come base di lancio per le sue missioni in orbita, proprio come quella dell’ingegnere Giorgio Rosa.

Elon Musk ha espresso tutto il suo entusiasmo sui social, svelando che i primi test con i razzi potrebbero partire già dal prossimo anno. Solo qualche settimana fa, dopo numerosi tentativi falliti, un prototipo della Starship era tornato nella base in Texas, portando a segno un importante successo per Space X.

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L’opinione di Marcello Spagnulo

L’idea riciclata – MeteoWeek.com

Il nuovo progetto spaziale di Elon Musk assomiglia tanto alla base che, per prima, l’Italia realizzò negli anni 60 nel mare del Kenya, a Malindi.

C’è però qualcosa di molto diverso. Lo spiega Marcello Spagnulo, ingegnere aeronautico, esperto aerospaziale e presidente del Marscenter.

“Il progetto in sé non è visionario, ma il suo utilizzo sì. Mi spiego. Negli anni Sessanta il primo Paese che progettò e realizzò una piattaforma marittima per lanci spaziali fu l’Italia. Il professor Luigi Broglio, con il quale ho avuto il privilegio di studiare alla Sapienza di Roma negli anni Ottanta, realizzò la base di lancio al largo di Malindi nel 1967 riadattando una piattaforma per l’estrazione del petrolio donata dall’Eni di Enrico Mattei. Quello sì fu un progetto da tenere a lezione anche per il presente.”

All’inizio dell’anno Musk aveva rivelato l’acquisto di due ex piattaforme petrolifere per creare delle basi di lancio. Un’idea che, vista così, fa pensare che potrebbe essergli arrivata seguendo la storia dell’ingegnere bolognese che nel 1958 creò nel Mar Adriatico, al largo di Rimini, un’isola artificiale.

L’Isola delle Rose si dotò di una lingua ufficiale (l’esperanto), di un governo e di una moneta, autoproclamandosi Stato Indipendente. La storia della sua creazione è diventata anche un film intitolato L’incredibile storia dell’Isola delle Rose, disponibile su Netflix, con Elio Germano e Matilda De Angelis.

Secondo Spagnulo, l’elemento davvero rivoluzionario è “l’aspetto rivoluzionario di SpaceX è che queste piattaforme dovrebbero essere sia per il lancio che per l’atterraggio, quindi dovrebbe costituire l’ossatura iniziale di una serie di spazio porti (all’inizio marittimi poi magari anche su terraferma) per il trasporto orbitale e sub-orbitale di merci e persone. E probabilmente non dovrebbero essere piattaforme fisse, come quella di Malindi, ma mobili. Questo darebbe un ulteriore vantaggio strategico.”

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L’idea di Musk

Piattaforme sul mare – MeteoWeek.com

L’idea dell’imprenditore sarebbe quella di sfruttarle come basi per il trasporto rapido fra le metropoli. Le navicelle, secondo i suoi piani, potrebbero prendere il volo e atterrare su varie piattaforme costruite nelle acque vicine alle grandi città.

Sembrerebbe quasi fantascienza.

In questo caso si aprirebbe un nuovo scenario, con collegamenti ultra-rapidi di appena trenta minuti fra città come Pechino e New York. Un altro progetto futuristico su sui Musk starebbe lavorando e che potrebbe diventare presto realtà, senza però abbandonare l’idea di conquistare Marte.

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