Elon Musk e la NASA hanno siglato un accordo da 2,9 miliardi di dollari, tramite il quale l’agenzia spaziale sfrutterà il super razzo Starship per riportare gli astronauti sulla Luna. Si tratta di una duplice vittoria per Musk: non soltanto sul piano strettamente commerciale, ma anche personale, dato che il principale concorrente era la “rivale” Blue Origin di Jeff Bezos
Alla figura di Elon Musk vanno associate diverse attività e imprese, soprattutto in ambito tecnologico: basti pensare a Tesla e all’innovazione che è riuscita a portare nel settore dell’automotive negli ultimi anni. Tuttavia, tra le grandi passioni di Musk c’è anche lo spazio e ciò si è concretizzato nella fondazione di SpaceX, azienda aerospaziale che non sembra porsi alcun limite: tra i piani futuri della società c’è anche la colonizzazione di Marte, già screditata da molti esperti ma mai rinnegata dall’imprenditore statunitense.
Tornando al presente e a ciò che SpaceX può realizzare in questo momento, è notizia di questi giorni un accordo tra SpaceX e la NASA per riportare l’uomo sulla Luna tramite il suo super razzo Starship. Si tratta di una mossa che dona a Musk un doppio prestigio: l’aver siglato una partnership con la principale agenzia spaziale mondiale e aver battuto la concorrenza del principale rivale Jeff Bezos.
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Come appena citato, SpaceX e la NASA hanno appena siglato un accordo che porterà le due società a collaborare per la “conquista” della Luna. L’accordo è stato siglato sulla base di una cifra monstre, pari a 2,9 miliardi di dollari.
L’obiettivo delle due aziende è quello di riportare l’uomo sulla Luna con il super razzo Starship, lo stesso che – a detta di Musk – un giorno potrà portare l’uomo su Marte. Allo stato attuale delle cose l’obiettivo, sempre secondo l’imprenditore statunitense, è di compiere la missione entro il 2023: tale data però sembra alquanto irrealizzabile, anche in virtù dei recenti esperimenti non andati a buon fine.
In ogni caso, è giunto ben presto un parere positivo da parte della Nasa su questa nuova, importante partnership. A tal proposito si è espressa Lisa Watson-Morgan, manager della NASA, che ai microfoni del New York Times ha così commentato: “Siamo certi che la collaborazione con SpaceX ci aiuterà a realizzare la missione Artemis. Non vediamo l’ora di portare gli astronauti sulla Luna e poi preparare il grande salto verso Marte”.
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L’accordo siglato da Elon Musk è prima di tutto un successo personale, oltre che economico: SpaceX infatti ha battuto la concorrenza della rivale Blue Origin di Jeff Bezos, che si contende il titolo di uomo più ricco del mondo assieme proprio a Musk e a Bill Gates.
In ogni caso, l’accordo rappresenta un nuovo dualismo tra privato e pubblico: in seguito ai tagli sui fondi per le missioni spaziali, per la NASA – ente pubblico – si è palesata l’opportunità di appoggiarsi a fonti private, proprio come SpaceX. Il supporto degli altri collaboratori istituzionali come Lockheed o Boeing non sarebbe stato così veloce, e soprattutto avrebbe richiesto investimenti ancora più alti.
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