Neuralink: dopo il successo col primate, Musk annuncia primi test su umani dal prossimo anno

Elon Musk annuncia i primi test sui chip nel cervello umano: “Si comunicherà con la forza del pensiero”.

Neuralink – MeteoWeek.com

Le ambizioni di Neuralink, la startup fondata da Elon Musk che punta a collegare il cervello umano e i computer, sono talmente elevate che è stato lo stesso Musk a segnalare come “tutto ciò suoni sempre più come un episodio di Black Mirror”.

Alle idee di Elon Musk, l’imprenditore già alla guida di Tesla, SpaceX e The Boring Company, se ne è aggiunta un’altra, che porta il nome di Neuralink, la start-up dedicata alle neurotecnologie i cui progressi, in ambito tecnologico, sono stati svelati dopo due anni di ricerca e di lavoro.

Quindi, ora, non soltanto auto elettriche, viaggi spaziali, tunnel sotterranei, da adesso anche collegamenti tra cervello e computer.

Possiamo realizzare un’interfaccia cervello-macchina completa“, ha dichiarato da San Francisco Musk, durante una presentazione tenuta alla California Academy of Sciences, trasmessa in diretta streaming.

Ed è proprio da lì che l’imprenditore ha evocato la possibilità di “ottenere una sorta di simbiosi con l’intelligenza artificiale”.

Rispetto alle ambizioni annunciate da Elon Musk non si tratta di un traguardo così impressionante, soprattutto dal momento che delle interfacce cervello-computer sono state sperimentate su esseri umani fin dal 2006, consentendo per esempio di manovrare una protesi robotica usando solo la mente o di comunicare via tablet a persone completamente paralizzate.

La vera novità apportata da Neuralink risiede, almeno per il momento, nelle dimensioni del dispositivo e nei suoi 1024 sottilissimi fili flessibili ricoperti di elettrodi che raccolgono i dati provenienti dai neuroni.

Ne avevamo parlato  in questo articolo.

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Neuralink: l’avvio ai test sugli esseri umani

Come funziona Neuralink – MeteoWeek.com

Elon Musk ha comunicato direttamente la notizia su Twitter., suo canale preferito per confrontarsi con i fan e per riferire notizie.

La sua intenzione è quella di promuovere Neuralink, uno dei progetti ambiziosi del miliardari famoso per il marchio Tesla e SpaceX.

Due anni fa un esperimento condotto su una scimmia ha dimostrato il successo dell’idea di Musk. Adesso l’imprenditore sudafricano ha deciso di fare un passo avanti.

Quello di condurre degli esperimenti su dei chip impiantati nel cervello umano.

I vantaggi nel promuovere questo balzo avanti della tecnologia possono portare al cambiamento radicale del nostro futuro.

Impiantare un chip nel cervello umano può portare a enormi benefici, soprattutto in campo medico. Basti pensare che questa innovazione potrebbe essere applicata per guarire tutte quelle malattie neurologiche, come come Alzheimer e Parkinson, considerate le malattie del secolo.

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Perchè è la svolta del futuro

La rivoluzione – MeteoWeek.com

Ma perché “chiunque” dovrebbe volersi impiantare un’interfaccia cervello-computer? Secondo Musk, col tempo tutti devono affrontare condizioni neurologiche che una tecnologia di questo tipo può potenzialmente risolvere: perdita della memoria, ansia, danni cerebrali, depressione e altro ancora.

Per il momento, però, non c’è alcuna prova che Neuralink possa alleviare questi problemi. E ancora meno che possa condurre a un futuro in cui, come ha detto lo stesso Musk, “il cervello degli esseri umani entra in simbiosi con l’intelligenza artificiale”.

Elon Musk ha promesso che gli esperimenti finora attuati sulle scimmie saranno trasferiti sul cervello umano prima della fine del 2021.

L’idea del CEO di SpaceX è quella di creare una connessione permanente a Internet attraverso un chip impiantato nel cervello, che consenta di comunicare con la forza del pensiero.

Già da anni Musk parla di questa sua idea, e la volontà di portarla a compimento adesso sembra sempre più concreta.

Musk aveva accennato alla possibilità di impiantare i chip nel cervello umano già su Clubhouse: “Ci sono versioni primitive di questo dispositivo con cavi che ti escono dalla testa. Ma è come un Fitbit nel tuo cranio con piccoli cavi che vanno nel tuo cervello”.