I ricercatori dell’Università di San Diego, in California, hanno messo a punto una speciale t-shirt in grado di sfruttare il movimento per accumulare energia elettrica. Ecco come funziona
Viene definita “maglietta”, ma la speciale t-shirt elaborata da alcuni ricercatori dell’Università di San Diego, in California, è in realtà un concentrato di tecnologia indossabile. Si, perché essa – semplicemente grazie al movimento -, è in grado di sviluppare e accumulare energia elettrica, utilizzabile per ricaricare i cosiddetti dispositivi wearable, come ad esempio uno smartwatch. Un’idea che può sembrare folle nonché – a prima vista – molto pericolosa per la salute. Ma vediamo come è possibile tutto ciò.
In generale, il team di ricercatori statunitensi ha fatto affidamento alle proprie competenze nel campo delle nanoparticelle. Essi hanno infatti creato una “microgriglia” in grado di assorbire e accumulare l’energia del corpo umano, attraverso il sudore e il movimento. Questo “congegno”, è formato da tre parti: delle piccole celle a biocarburante alimentate dal sudore, dei generatori triboelettrici (ovvero dei che percepiscono e vengono azionati dal movimento), e dei supercondensatori per l’accumulo di energia. Sorprendentemente, tutti questi componenti sono flessibili, lavabili e possono essere serigrafati sulla superficie di una comune t-shirt data la loro sottigliezza.
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Riguardo il progetto, Joseph Wang – professore di nanoingegneria dell’Università di San Diego e ideatore di questo speciale meccanismo – ha spiegato: “Stiamo applicando il concetto di microgriglia per creare sistemi indossabili che sono alimentati in modo sostenibile, affidabile e indipendente. Proprio come una griglia cittadina integra una varietà di fonti di energia rinnovabili locali come il vento e il solare, una microgriglia indossabile integra dispositivi che raccolgono energia localmente da diverse parti del corpo, come il sudore e il movimento, contenendo allo stesso tempo l’accumulo di energia”.
Più precisamente, le cellule di biocarburante sono posizionate all’altezza del petto e raccolgono energia dal sudore, mentre i generatori triboelettrici sono situati sugli avambracci e generano energia dal movimento oscillante delle braccia o del busto, ad esempio quando si cammina o si corre. Infine, i super condensatori immagazzinano l’energia accumulata da cellule e generatori e la scaricano all’esterno. Combinando questi due sistemi di accumulo, la microgriglia è in grado di produrre energia sia quando il soggetto che la indossa sta fermo sia quando è in movimento.
Vi chiederete: funziona davvero? Secondo i ricercatori la risposta è affermativa: i primi test condotti hanno dimostrato che la t-shirt è in grado di accumulare l’energia sufficiente per alimentare piccoli dispositivi elettronici indossabili, come gli smartwatch. In una sessione di mezz’ora (equivalenti a 10 minuti di esercizio su una cyclette o corsa, seguiti da 20 minuti di riposo) il sistema è stato infatti in grado di alimentare senza problemi un orologio da polso LCD.
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Il progetto è stato recentemente pubblicato sulla rivista scientifica Nature; tuttavia, trattandosi ancora di un prototipo, non sono ancora noti i potenziali rischi per la salute delle persone.
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