Elon Musk può decretare l’eureka per il suo incredibile progetto Neuralink: l’impianto neurale wireless ha permesso ad un macaco di giocare a Pong con il pensiero. Il video pubblicato dall’azienda stessa dimostra chiaramente come il primate stia interagendo con l’interfaccia utilizzando un controller in realtà scollegato
Chi segue le “gesta” di Elon Musk sa bene quanto l’imprenditore statunitense sia letteralmente un visionario. Ne è un esempio l’industria di automobili Tesla, da lui fondata, che sta portando pian piano sempre più innovazione radicale nel settore automotive (oltretutto per Tesla sono stati da poco introdotti gli acquisti in Bitcoin, per ora soltanto negli USA).
L’altro grande progetto avviato da Musk consiste in Neuralink, azienda di neurotecnologie che sta lavorando ad un qualcosa di estremamente ambizioso: un’interfaccia neurale impiantabile, che permetterà in futuro di portare grandi benefici a pazienti con disabilità psicomotorie e altri disturbi neurologici.
Nei giorni scorsi è stato mostrato per la prima volta l’impianto in funzione in un macaco, che è stato in grado di giocare a Pong soltanto con il pensiero.
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Come già detto, Neuralink è una interfaccia neurale impiantabile: l’obiettivo di questo strumento, come detto da Musk stesso, è di creare una sorta di “simbiosi con l’intelligenza artificiale” altrimenti pericolosa per l’umanità se lasciata fuori controllo. Da qualche tempo l’azienda ha ottenuto la concessione per la sperimentazione animale, nonostante una serie di diatribe e polemiche sorte in merito.
Proprio a febbraio infatti l’azienda aveva annunciato su Clubhouse di aver applicato un chip dell’impianto neurale in una scimmia, per farla giocare a MindPong, ossia la versione del celebre Pong giocabile soltanto con il pensiero. Come potrete vedere dal video qui sotto, l’esperimento è stato portato a termine con esito positivo:
Nel video si può assistere chiaramente ad un macaco che gioca a Pong con il pensiero. Nel primate sono stati impiantati due N1 Link, ovvero due “chip” facenti parte del sistema Neuralink: uno nella corteccia motoria sinistra, e uno nella corteccia motoria destra, vale a dire le aree del cervello che controllano mani e braccia. Per chi non sapesse di cosa si tratta, il chip N1 Link è un dispositivo di registrazione neurale che può vantare 1024 elettrodi, in grado di trasmettere dati in tempo reale su ciò che raccoglie dall’organismo ospitante.
Il macaco, chiamato Pager, nel video sta giocando a Pong muovendo la pallina all’interno di piccoli riquadri arancioni. Ad ogni spostamento portato a termine, Pager riceve dalla cannula un frullato alla banana, che funge quindi da “input”, uno stimolo esterno. Al contrario il controller posto sulla destra e mosso in continuazione da Pager è scollegato, non funzionante: il macaco lo sta muovendo soltanto per abitudine.
Le potenzialità di Neuralink sono davvero enormi: l’azienda sta conducendo questi esperimenti al fine di perfezionare sempre di più soprattutto le previsioni di movimento garantite dall’impianto neurale.
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Tali previsioni, in futuro, permetteranno alle persone con paralisi totale di spostare un cursore su schermo soltanto con il pensiero; o ancora, l’azienda sta studiando un sistema per ripristinare le abilità motorie nei pazienti affetti da diverse malattie, riprendendo di fatto il controllo dei propri arti.
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