Il Covid-19 sta mettendo in ginocchio il mondo dal 2020, eppure le teorie complottiste non mancano e dipingono degli scenari decisamente agghiaccianti: ma perché sui social ce ne sono così tante?
Su TikTok spopolano i video con teorie cospirazioniste sul Covid, nonostante il social abbia annunciato politiche restrittive contro chi condivide questo tipo di contenuti, come potete leggere in questo articolo.
In attesa di una vaccinazione di massa efficace, ovvero la maggior parte dei cittadini vaccinati, che possa disinnescare la diffusione del Covid-19 e permetterci di tornare alla vita di sempre, ci attendono ancora mesi e mesi di mascherine, chiusure localizzate e forti limitazioni.
In tempi decisamente difficili, però, c’è anche ci nega che tutto ciò sia dovuto a eventi naturali.
Anzi, diverse teorie complottiste sono esplose nell’ultimo periodo e alcune di queste sono veramente agghiaccianti, soprattutto se espresse da chi ha un forte seguito tra il pubblico giovane.
Ma perché vengono prodotti contenuti simili? a chi interessano?
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La fake news e le teorie complottiste: perchè ci influenzano così tanto?
Uno studio della no profit ‘Advance Democracy’ pubblicato da Usa Today, riporta secondo cui fra le affermazioni propagandate c’è anche quella secondo cui il Covid è una macchinazione di Bill Gates ed Anthony Fauci per guadagnare denaro.
La nota influencer Sara Di Sturco, seguita da più di 2 milioni di persone su Tik Tok, ha espresso un pensiero decisamente al limite sul Coronavirus, rispondendo alle tante domande dei fans tramite un video: “Io sono da sempre una complottista. Non credo nella maggior parte delle cose che vengono imposte al popolo. Secondo me, il Covid è stato creato per tentare di sterminare la maggior parte della popolazione. Di far fuori gli anziani. Perché siamo diventati troppi sulla terra e non possono gestire l’umanità. Questo è il mio pensiero”.
“Connessione 5G e Coronavirus, LE PROVE”. È solo un video tra i tanti, tra le decine e centinaia che in questi giorni si stanno moltiplicando in rete insieme ad articoli, blog e post sui numerosi gruppi Facebook e sui video di TikTok in cui prolificano le teorie cospirazioniste contro la tecnologia 5G.
Come riporta Ansa, nello studio sono stati analizzati i post con l’hashtag #GlobalRebellion4Freedom, che su facebook e Twitter ha dato vita a pochissimi post.
Non è così invece su TikTok, spiegano gli autori, dove i video sono passati da meno di 20mila visualizzazioni il 5 marzo a oltre 1,1 milioni in 29 marzo.
“TikTok ha annunciato lo scorso anno che avrebbe rimosso contenuti e account connessi alla cospirazione di QAnon e alla disinformazione sui vaccini ” spiega Daniel Jonas, presidente di Advance Democracy .
” Eppure questo mese stiamo vedendo un grande aumento per un hashtag correlato ad entrambe. Ora più che mai le piattaforme devono assicurarsi di non amplificare teorie pericolose che potrebbero avere un impatto sulla salute pubblica”.
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Le fake news sui social: perchè?
Le teorie del complotto trovano terreno fertile sui social.
Fanno leva spesso sul sospetto che le spiegazioni ufficiali nascondano verità più profonde. E che le loro spiegazioni le svelino.
Spesso non si basano su prove, ma collegano eventi apparentemente slegati tra di loro senza portare evidenze a sostegno delle loro tesi.
La loro forza è proprio in questo: il loro non basarsi sui fatti le rende sostanzialmente immuni alle smentite dei fatti.