L’Unione Europea ha approvato le nuove normative in materia di cybercriminalità per il decennio 2020-2030: si tratta di alcune decisioni che consentiranno di creare, tra le altre cose, un’unità europea di cybersecurity e di altri centri operativi per prevenire hacker e criminalità online
La criminalità online, chiamata anche cybercriminalità, è purtroppo un fenomeno dilagante sul Web e non è soltanto un qualcosa di recente. Nel corso degli anni si sono sviluppate di volta in volta nuove forme di criminalità tramite Internet: basti pensare alle truffe phishing di cui vi abbiamo parlato nei giorni scorsi, oppure agli attacchi ransomware come quello di LockTheSystem.
Sempre più persone cadono vittime di truffe e di tentati raggiri perpetrati attraverso il Web. I canali tramite cui vengono tentati questi raggiri sono diversi, ma comprendono molto spesso email, SMS e messaggi privati tramite i social network. Le aziende di big tech tentano di restare il più possibile al passo di queste truffe, proponendo diverse soluzioni per proteggere utenti e aziende.
Un passo in avanti è stato però compiuto ad un livello superiore di organizzazione: infatti l’Unione Europea ha approvato alcune nuove linee guida in materia di cybercriminalità per il decennio 2020-2030.
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Di recente l’Unione Europea ha approvato nuove linee guida per combattere la cybercriminalità e per prevenire minacce perpetrate online. Si tratta di un piano molto importante, che permetterà – nel decennio 2020-2030 – di arrivare a costruire degli autentici centri operativi di cybersecurity in tutta Europa. L’obiettivo è quello di ridurre e prevenire al massimo attacchi informatici, di qualsiasi tipo essi siano e qualunque sia il bersaglio puntato dai cybercriminali.
Dopo essere stata presentata dalla Commissione e dall’Alto rappresentante UE Josep Borrell, la strategia e la programmazione del nuovo progetto di sicurezza online è stato definitivamente approvato. Tra le altre affermazioni emerse, la seguente risulta particolarmente esplicativa: “La cyber sicurezza è essenziale per costruire un’Europa digitale, verde e resiliente, per il raggiungimento di un’autonomia strategica nell’area della cybersecurity con l’obiettivo di rafforzare la leadership dell’Europa nel campo digitale”.
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Tra gli strumenti proposti per il raggiungimento di questo fine, vi è anzitutto la creazione di diversi gruppi di lavoro e diverse organizzazioni occupate in ambiti diversi. E’ stato suggerito di innalzare a livello europeo gli standard di sicurezza informatica, con lo scopo di portare un enorme beneficio non soltanto agli utenti privati, ma anche alle imprese, molto spesso vittime di attacchi informatici (basti pensare all’Ema, vittima di attacchi hacker piuttosto gravi).
Si parla però anche di lotta al cyberspionaggio e di maggiore sicurezza nelle infrastrutture pubbliche come ospedali, data center e amministrazioni pubbliche, laboratori, ferrovie, servizi strategici. Lo sforzo compiuto dall’UE sarà dunque ancora più elevato e ci si può aspettare una maggiore cooperazione tra tutti gli Stati membri al fine di raggiungere standard di sicurezza in Rete ancora più alti.
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