Portare dello sperma sulla Luna: la nuova idea per preservare la nostra specie

La banca genetica alle Svalbard è in difficoltà, e un team scientifico vuole spostare più al sicuro i campioni di semi: in un bunker lunare.

Bunker sulla Luna ? – MeteoWeek.com

Un team di scienziati dell’Università dell’Arizona ha presentato il piano alla conferenza aerospaziale dell’Institute of Electrical and Electronics Engineers lo scorso fine settimana. Può sembrare qualcosa di fantascienza, ma non è inverosimile.

La Terra è un ambiente instabile,” ha spiegato Jekan Thanga, autore dello studio sul bunker lunare e ingegnere meccanico.

Gli scienziati hanno cominciato a elaborare piani per il ripopolamento, in caso di forte collasso della Terra, iniziando dalla Luna, sotto la cui superficie si collocherebbe la singolare banca del seme definita anche ‘arca’. Lo riporta il ‘New York Post‘.

Si tratterebbe di un deposito di 6,7 milioni cellule riproduttive di specie terrestri, compresi gli esseri umani.

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Il bunker sulla Luna?

Portare sperma sulla Luna – MeteoWeek.com

Qualsiasi evento estremo naturale o artificiale (l’eruzione di un vulcano, una bomba nucleare, un asteroide, l’inversione dei poli magnetici) potrebbe innescare una sorta di collasso ambientale capace di spazzare via una o più forme di vita sulla Terra, sia vegetali che animali.

Un bunker sulla Luna potrebbe tenere al sicuro una copia di quelle forme di vita.

L’autore dello studio a fondamento del progetto, Jekan Thanga ha detto che molte piante e animali sono “seriamente in pericolo“, poiché devono vivere in un mondo dall’equilibrio fragile e precario, “dovuto all’attività umana e ad altri fattori che non comprendiamo completamente“, che ha visto “perdite rapide negli ultimi decenni”.

La cosiddetta ‘arca’, dislocata nei vari ‘pozzi’ lunari, preserverà quindi criogenicamente varie specie in caso di disastro globale.

“Possiamo ancora salvarle fino a quando la tecnologia non avanza per poi reintrodurre – in altre parole, metterle in salvo per il futuro“, ha detto Thanga.

All’interno del bunker, milioni di preziosi campioni delle molte creature terrestri sarebbero conservati in condizioni estremamente fredde.

I semi dovrebbero essere conservati a -180 gradi Celsius . Le cellule staminali richiederebbero temperature ancora più fredde a -196 °C. Ogni bunker (nel caso di più bunker) sarebbe curato da robot e alimentato da circa 600 metri quadri di pannelli solari.

Possiamo tenere questo materiale biologico in salvo finché la tecnologia non ci permette di reintrodurre queste specie”, ha detto Thanga.

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La banca sulla terra?

Svalbard Global Seed Vault – MeteoWeek.com

Esiste già una “banca genetica” sulla Terra.

La Svalbard Global Seed Vault sull’isola norvegese di Spitsbergen si trova nel profondo del Circolo Polare Artico.

Contiene circa 992.000 campioni unici, ciascuno contenente una media di 500 semi di piante in via di estinzione.

Ma potrebbero non bastare nel caso di un disastro globale che, secondo gli scienziati, non è così ipotetica.

Questo perché lo Svalbard Global Seed Vault non è impermeabile ai pericoli terrestri come il riscaldamento delle temperature e l’innalzamento del livello del mare.

Nel 2017, il bunker si è effettivamente allagato dopo lo scioglimento del permafrost. E, ironia della sorte, Longyearbyen, la capitale delle Svalbard, si sta riscaldando più velocemente di qualsiasi altra città al mondo.

Un bunker anti apocalisse? Non sembrerebbe

I motivi per cui Thanga e il suo team vogliono costruire una volta lunare sono spaventosi: il collasso della società, il disastro ambientale e la potenziale distruzione del pianeta Terra come lo conosciamo. Ma alcuni membri del team vedono il progetto come un simbolo di eccitazione e speranza.

Ora, non è il caso di sfasciarsi la testa nell’immediato, ma di darsi una svegliata finché si è in tempo.

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