Silver Sparrow è un nuovo virus che in questi giorni sta circolando su Mac. Possiede due caratteristiche davvero bizzarre: si autodistrugge e soprattutto sembra innocuo (al momento), pur mettendo in atto una procedura di scaricamento dati. Il fatto più preoccupante? Riesce a infettare anche i nuovissimi chip M1
Che si parli di smartphone, di tablet o di PC, qualsiasi marchio ha evidenziato nel corso del tempo vulnerabilità che hanno permesso a cybercriminali di introdurre virus e malware di vario tipo. E’ il caso dei dispositivi Mac di Apple, che da qualche giorno sono coinvolti in un attacco da parte del virus Silver Sparrow.
Facciamo però un passio indietro. I dispositivi Apple di per sé sono estremamente sicuri, anzi, talvolta molto più sicuri rispetto ad altri sistemi operativi. Anch’essi però talvolta possiedono delle vulnerabilità che alcuni hacker riescono a individuare e a sfruttare per introdurre i propri malware. E proprio il virus sopra citato è stato introdotto sfruttando una qualche falla nei Mac: il problema è che, come vedremo, Apple non è ancora riuscita a individuare questa falla.
Ribattezzato con questo nome dai ricercatori e dagli esperti informatici, Silver Sparrow avrebbe già infettato circa 30mila Mac, computer di Apple. Al momento non c’è un modo “classico” e semplice di scovare il virus, se non alcune procedure elencate da esperti e che richiedono una certa dimestichezza nell’uso dei PC e in particolare dei Mac.
In ogni caso, il modo in cui il virus agisce è a dir poco preoccupante per gli esperti di sicurezza informatica. Anzitutto si connette ogni ora al suo server di riferimento, per verificare se ci sono pacchetti da scaricare o azioni da eseguire nel PC infettato: se così non fosse, si “ritira” silenziosamente. L’altra caratteristica bizzarra è che sarebbe in grado di autodistruggersi, lasciando zero segni del proprio passaggio su quel computer.
Ma l’aspetto che più di tutti inquieta gli esperti è che Silver Sparrow riesce a colpire anche i Mac con il nuovo chip M1 con architettura Arm. Il chip in questione è disponibile per l’appunto soltanto sui nuovi Mac (Mac Mini, MacBook Air e MacBook Pro) e su questi dispositivi le vulnerabilità note sono pochissime, se non nulle. Proprio nei Mac con vecchio processore Intel il virus si presenta tramite una schermata contenente la scritta “Hello, World!“, mentre su chip M1 la scritta che appare è “You did it!“.
Secondo gli esperti, il virus Silver Sparrow sarebbe soltanto in fase di “lancio”, e starebbe puntando a infettare milioni di Mac per poi prendere il via ufficialmente con le proprie operazioni. Al momento il virus è diffuso in 153 Paesi, tra cui Stati Uniti, Regno Unito, Canada, Francia e Germania e si baserebbe sull’infrastruttura cloud di Amazon Web Services e sulla piattaforma Akamai.
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Apple sta già lavorando per limitare i danni causati dal misterioso virus. Una cosa è certa, però: non è chiaro a nessuno quale sia l’intento di questo virus, che al momento resta innocuo, ma in grado al contempo di nascondere del tutto il reale obiettivo di chi lo ha prodotto.
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