Grandi novità in arrivo per Twitter, dal rischio pagamento ad un pagamento vero e proprio.
Il social sta seriamente pensando di creare anche una sua versione Premium con tanto di metodo di pagamento.
Twitter potrebbe diventare a pagamento: il popolare social network sta attraversando una crisi di introiti e per rimediare Jack Dorsey punta a introdurre una sottoscrizione a pagamento entro fine 2020.
Il social dei cinguettii potrebbe arrivare ad una svolta, inserire una sorta di versione premium per accedere ad esempio a TweetDeck e seguire alcuni contenuti esclusivi di determinati account seguiti.
Ci sta girando intorno ormai da tempo Dorsey, e secondo Bloomberg ormai ci siamo, il social pare abbia trovato finalmente il modo, e forse il coraggio, di passare a una versione Premium, la quale comunque non dovrebbe soppiantare totalmente quella gratis.
L’obiettivo dell’azienda però sembra chiaro, svincolarsi il più possibile dalla pubblicità, cosi da rendersi sempre più autonoma, poiché si sa, la pubblicità è sempre un’arma a doppio taglio quando si vuole avere una linea editoriale decisa e indipendente.
Secondo indiscrezioni ci sarebbero già più gruppi al lavoro, uno di questo con il nome di Rogue One, dal famoso spin off di Star Wars.
Oltre ai già citati TweetDeck che attualmente è gratuito, e i contenuti esclusivi da poter visionare, Twitter sta lavorando anche alla possibilità di inserire nuove funzioni appunto a pagamento, come ad esempio il bottone per “annulla invio”.
Insomma, tutta una serie di opzioni e funzionalità aggiuntive che giustificherebbero questa versione elitaria e a pagamento della piattaforma.
Per il momento siamo nel campo delle ipotesi ma il progetto è già in piedi e prende il nome in codice di Gryphon:
“Siamo una nuova squadra e stiamo realizzando una piattaforma in abbonamento che potrà essere riutilizzata dagli altri team in futuro. È una prima volta per Twitter. Vogliamo assicurarci che ogni nuova fonte di reddito sia complementare a quella legata all’advertising. Pensiamo ci sia un contesto in cui possa trovare posto un abbonamento, una forma di commercio, dove aiutare le persone a gestire i paywall.” ha dichiarato Dorsey.
Il team di lavoro dedicato a questa nuova versione di Twitter si sta assemblando proprio in questi giorni in diverse parti del mondo (dagli Stati Uniti all’Italia, gli ultimi annunci dedicati risalgono a un mese fa). Maggiori informazioni arriveranno nel corso dell’anno.
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L’introduzione di Twitter Pay (se così verrà chiamata la funzione) potrebbe rappresentare una vera e propria rivoluzione per il social network nato nel 2006.
I pagamenti, infatti, aprirebbero le porte a nuove tipologie di contenuti, introducendo di fatto una metodologia di guadagno ancora estranea al social dei cinguettii.
Al momento, la fonte principale di entrate del social di Dorsey è quella della vendita della pubblicità, attraverso un sistema integrato all’interno della piattaforma stessa.
Il CEO ha comunque specificato che le aspettative relative alle sottoscrizioni (sulle quali Twitter tratterrebbe una percentuale) non sono attualmente significative ma potrebbero diventarlo già a partire dal prossimo anno.
Twitter Pay potrà essere utilizzato per inviare e ricevere mance da parte degli utenti, un po’ come già succede su altri social network dove i creatori più seguiti e apprezzati possono ricevere il supporto dai propri follower attraverso donazioni effettuate direttamente sulla piattaforma.
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