Google Maps si è rivelato essere uno strumento indispensabile per un’anziana, protagonista di un’avventura spiacevole: dopo essersi persa in un bosco, è riuscita a fornire le coordinate della sua posizione e a farsi soccorrere nel luogo preciso
Alcuni strumenti digitali e tecnologie di cui facciamo uso ogni giorno nascondono delle potenzialità incredibili. Pensiamo ad esempio al recente caso di un uomo che, dopo aver ricevuto una notifica di riduzione del battito cardiaco tramite il suo Apple Watch, ha scoperto di avere sette coaguli di sangue. Ma è soltanto un esempio: sono tantissimi i modi in cui le tecnologie quotidiane possono aiutarci sia nella salute, sia nelle faccende di vita quotidiana.
E in tal senso emerge anche l’utilità della posizione dal proprio smartphone, un aspetto decisamente controverso: potrebbe far storcere il naso a qualcuno, che preferisce non condividere con i provider la propria posizione, ma in qualche altro caso può addirittura salvare la vita. E’ proprio questo il caso di una signora italiana che, dopo essersi persa in un bosco, ha fatto uso delle coordinate su Google Maps per farsi aiutare e farsi soccorrere.
Google Maps salvavita: la storia dell’anziana dispersa
Due giorni fa, precisamente alle ore 23.30 dell’11 Febbraio, si sono concluse le difficili operazioni di salvataggio di una signora nei boschi di Lumignano, sui Colli Berici in provincia di Vicenza. L’anziana escursionista aveva intrapreso una camminata lungo il sentiero numero 8, che porta alle Grotte della Guerra.
Dopo aver smarrito il tracciato, l’escursionista si è inoltrata in una zona segnata da una fitta vegetazione, scivolando lungo un tratto molto fangoso e subendo un infortunio alla spalla, probabilmente un trauma secondo quanto riportato dai medici in seguito. La signora, però, non si è fatta prendere dal panico e ha chiamato i soccorritori: due squadre del Soccorso alpino di Padova, composte da 11 soccorritori in tutto, si sono recate immediatamente sulla zona, chiamando a gran voce la signora ma senza ricevere risposta.
A questo punto i soccorritori si sono messi in contatto con la signora telefonicamente, spiegandole la procedura per condividere la sua posizione tramite WhatsApp. Dopo alcune difficoltà, l’anziana è riuscita a portare a termine la condivisione, inoltrando così le coordinate specifiche della sua posizione e permettendo ai soccorritori di trovarla.
Una storia a lieto fine
Così, proprio grazie a Google Maps, le operazioni di soccorso si sono potute svolgere con molta più efficacia e rapidità, permettendo ai soccorritori di giungere sul posto in poco tempo. Il recupero è stato difficile, data la zona e soprattutto le condizioni meteo che, a causa della pioggia, hanno reso il terreno scivoloso. In ogni caso, la signora è stata imbarellata e recuperata dapprima tramite un sentiero più comodo, poi con l’arrivo dell’ambulanza e il trasporto in ospedale.
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Insomma, una storia fortunatamente a lieto fine, in cui si possono scorgere le potenzialità di alcuni strumenti tecnologici di cui tutti noi siamo in possesso.