TrustPilot condanna le azioni legali nei confronti di chi scrive recensioni negative

TrustPilot lancia un messaggio di condanna riguardo l’intrapresa di azioni legali nei confronti di chi pubblica una recensione negativa. Il caso pochi giorni fa in Inghilterra

trustpilot azioni legali
Con un messaggio, TrustPilot si schiera dalla parte dei consumatori – MeteoWeek.com

Qualche giorno fa abbiamo trattato – in questo articolo – la curiosa vicenda di Philip James Waymouth. L’uomo, residente in Inghilterra, è stato condannato a pagare una multa di 25.000 sterline (oltre 28.000€) per aver lasciato una recensione negativa su TrustPilot. Essa era rivolta allo studio legale londinese Summerfield Browne Solicitors, al quale Waymouth aveva chiesto una consulenza. Rimasto deluso dal servizio offertogli, l’uomo ha quindi deciso di “sfogare la propria rabbia” sul celebre sito di recensioni. La sua recensione, in breve, descriveva i rappresentanti dello studio legale come degli incapaci e dei truffatori.

Lo studio legale Summerfield Browne ha immediatamente preso visione della recensione negativa e ha deciso di compiere un qualcosa di mai visto prima: ha intrapreso un’azione legale nei confronti di Waymouth per diffamazione. Inaspettatamente, in tribunale ha avuto la meglio proprio lo studio legale (Waymouth non ha né partecipato all’udienza online né ha interpellato un avvocato difensore), e l’uomo, se non presenterà ricorso, sarà costretto a pagare una multa di 25.000 sterline alla Summerfield Browne. Il tutto per alcune parole di troppo scritte in una recensione.

TrustPilot e la posizione di condanna: “no alle azioni legali nei confronti dei consumatori”

Una volta diffusa la notizia dell’esito del processo, molti utenti si sono riversati su TrustPilot per mostrare vicinanza a Waymouth. Come? Riempiendo di recensioni da una stella la Summerfield Browne, tanto che lo stesso sito si è trovato costretto a bloccare la pubblicazione di nuove recensioni. Dopo qualche giorno di silenzio, TrustPilot ha sorprendentemente deciso di “dire la sua”, pubblicando un messaggio direttamente sul profilo della Summerfield Browne Solicitors.


Leggi anche:


Esso recita: “Tieni presente che questa azienda ha intrapreso un’azione legale contro un consumatore per una recensione negativa lasciata su questo profilo. Ci opponiamo fermamente all’uso di azioni legali per mettere a tacere la libertà di parola dei consumatori. In qualità di piattaforma di recensioni pubblica, aperta, crediamo fermamente che i consumatori abbiano la possibilità di lasciare feedback – positivi o negativi – su un’azienda in qualsiasi momento, senza interferenze. Questa è la prima volta che vediamo un’azienda prendere misure così estreme nei confronti di un consumatore che esprime la propria opinione. La stragrande maggioranza delle aziende su TrustPilot interagisce con i propri consumatori o utilizza i nostri strumenti di segnalazione per segnalare i contenuti e risolvere i problemi.

Purtroppo, siamo tenuti a rimuovere la recensione che è stata oggetto dell’azione legale. Stiamo valutando le opzioni per contestare questa decisione. Le azioni dell’azienda (la Summerfield Browne, n.d.r.) hanno attirato l’attenzione dei media e questo profilo ha visto un aumento significativo delle recensioni che non riportano un’esperienza effettiva con l’azienda. Per questo motivo, è temporaneamente vietato lasciare una nuova recensione su questo profilo”.

trustpilot azioni legali
Il messaggio di TrustPilot, visibile consultando il profilo dello studio legale Summerfield Browne Solicitors – MeteoWeek.com | fonte: TrustPilot

Quella di TrustPilot è quindi una chiara posizione di condanna riguardo l’intrapresa di azioni legali nei confronti dei consumatori, alla quale la Summerfield Browne ha risposto con una breve dichiarazione: “La decisione di intraprendere un’azione legale non è stata presa alla leggera e non ci ha fatto piacere“.

Come riportato dalla BBC, TrustPilot ha poi aggiunto: “Riteniamo che ci siano una serie di errori all’interno della sentenza, e questo solleva notevoli preoccupazioni sulla libertà di parola. Se i consumatori devono aver paura di lasciare recensioni negative, ciò potrebbe far sì che le aziende vengano private del prezioso feedback negativo dal quale possono imparare, migliorare e crescere. È molto meglio per le aziende impegnarsi, rispondere e migliorare il feedback che ricevono, piuttosto che ricorrere ad azioni legali per mettere a tacere i consumatori“.

Insomma, in questa causa Waymouth ha un nuovo e importante alleato, ed è quasi paradossale che esso si tratti proprio della piattaforma in cui egli ha lasciato la propria recensione negativa. Che dire, continueremo a seguire questa curiosa questione: nelle prossime settimane ci aspettiamo importanti novità a riguardo.