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Cosa sa Google di noi attraverso ricerche e banner? Ecco come “difenderci”

Google, così come la stragrande maggioranza delle compagnie big tech e servizi su internet, raccoglie una serie piuttosto consistente di dati personali degli utenti. Ma quanto effettivamente conosce delle nostre abitudini e dei nostri utilizzi?

Quanto conosce Google di noi? – MeteoWeek.com

Con l’introduzione sempre più costante delle pubblicità anche sul Web, è emersa nel corso degli anni la necessità di dare una netta regolamentazione alla loro presenza e soprattutto alla loro interazione con gli utenti. Qualsiasi sito Web, sia esso un social network oppure un portale di notizie o altro, possiede al proprio interno un preciso codice che permette la visualizzazione di pubblicità, ovviamente in cambio di monetizzazione.

Le pubblicità vengono veicolate tramite Google AdSense, il servizio di Google che consente appunto di posizionare nei propri siti banner e altri avvisi pubblicitari in grado di fornire monetizzazione ai gestori dei rispettivi siti. Google AdSense funziona tramite un metodo di raccolta di dati utente per poter restituire delle pubblicità “pertinenti”, ossia rientranti negli interessi e nelle effettive ricerche frequenti delle persone sul Web.

Ma quanto conosce effettivamente Google di noi? E tramite quali “canali” riesce a raccogliere tali informazioni?

La concessione alla condivisione dei dati personali

Il canale principale e più importante di raccoglimento dei dati personali è la concessione alla condivisione dei propri dati con i provider e i gestori di applicazioni, siti Web, social network e quant’altro.

A chiunque di noi è capitato di imbattersi in messaggi di questo tipo: la stragrande maggioranza, se non la totalità, delle applicazioni ad esempio propone questi messaggi alla prima apertura o iscrizione. Lo stesso vale per i siti Web: si chiede di accettare di condividere i propri dati, soprattutto mediante i cookie. Vi riportiamo qui di seguito un tipico messaggio che può apparire in un generico sito Web:

“In assenza di tuo esplicito consenso, non tracceremo alcun tipo di cookie – ad eccezione di quelli necessari per il funzionamento del sito – relativamente alla navigazione sul sito ***.it. Prima di esprimere le tue preferenze in merito al consenso alla rilevazione di cookies statistici e pratici o di personalizzazione, ti invitiamo a leggere la Cookie Policy de ***”.

Sotto a tale messaggio, è possibile spuntare le opzioni Necessario, che rappresenta quella di default, ossia le informazioni “obbligatorie” raccolte, ma anche Preferenze, Statistiche e Marketing, ossia opzioni tramite cui il sito raccoglie informazioni a fini commerciali e per proporre pubblicità pertinenti. Togliendo la spunta da queste, si condividerà soltanto lo stretto necessario e dunque ci si potrà assicurare una maggiore privacy.

Google raccoglie dati su di noi principalmente a scopi pubblicitari. – MeteoWeek.com

Ads Settings: scopri cosa Google conosce di te

Tramite il portale Ads Settings, cui si può accedere con le proprie credenziali Gmail, è possibile scoprire cosa Google conosce dell’utente e su quali servizi ha effettuato l’accesso.


Leggi anche:


E’ possibile per ogni categoria esposta disattivare la condivisione di informazioni personali: un buon modo per evitare di concedere qualche dato. Sempre tramite questo portale potrete abilitare o meno la personalizzazione degli annunci: disabilitandola, condividerete il minor numero possibile di informazioni personali su ricerche, cronologia e quant’altro (ricordiamo in ogni caso che Google non vende né trasmette le informazioni), ma in compenso riceverete pubblicità non pertinenti ai vostri gusti.

Alberto Baldiotti

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Alberto Baldiotti

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