Con un breve spot, il Garante della Privacy e Telefono Azzurro lanciano un messaggio ai genitori dei minori iscritti a TikTok: “Se non ha l’età, i social possono attendere”
Nuova iniziativa da parte del Garante per le protezione dei dati personali (GPDP), dopo il comunicato di mercoledì 3 febbraio, con il quale l’Autorità ha riportato la disponibilità di TikTok di adeguarsi alle richieste del Garante della Privacy. Infatti, il 22 gennaio, in seguito alla morte di una bambina di 10 anni a Palermo, aveva disposto nei confronti di TikTok il blocco immediato dell’uso dei dati degli utenti per i quali non sia stata accertata con sicurezza l’età anagrafica. TikTok ha dichiarato che adotterà misure per bloccare l’accesso agli utenti minori di 13 anni e valuterà l’utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale per la verifica dell’età. Inoltre, lancerà una campagna informativa per sensibilizzare genitori e figli.
Ma, in realtà, la campagna informativa ha deciso di lanciarla il Garante stesso, insieme alla onlus Telefono Azzurro, da anni impegnata nella difesa dei diritti dell’infanzia. Infatti, da oggi, martedì 9 febbraio, dando attuazione alle richieste del Garante, TikTok bloccherà tutti gli utenti italiani e chiederà loro di indicare di nuovo la data di nascita prima di continuare ad utilizzare l’app. Una volta identificato un utente al di sotto dei 13 anni, il suo account verrà rimosso. Una misura tuttavia blanda, che non risolve in alcun modo il problema, in quanto il mentire sull’età è una pratica comune su TikTok.
Per questo, il Garante della privacy ha deciso di rivolgersi a chi, in primis, deve avere cura di tutelare i propri figli, ovvero i genitori.
Lo spot del Garante della Privacy riguardo TikTok
Per questo, nella giornata di ieri è comparso su YouTube un video – forse un po’ tardivo – realizzato dal GPDP, intitolato “Minori e social. La campagna informativa del Garante e di Telefono Azzurro”. Una clip molto breve, ma allo stesso tempo significativa, rivolta appunto ai genitori dei minori. Come riportato dall’Ansa la campagna informativa andrà in onda sulle reti Rai, Sky, Mediaset e La 7.
Il video inizia con una domanda molto chiara e diretta: “Sei sicuro che tuo figlio abbia l’età per i social network?”. Dopo aver spiegato che TikTok chiederà un reinserimento della data di nascita il Garante ribadisce l’importanza di controllare che i minori non diano false informazioni per continuare a rimanere attivi sul celebre social network di video sharing. La frase conclusiva è altrettanto diretta e ricca di significato: “Se non ha l’età, i social possono attendere”.
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Naturalmente, l’obiettivo principale dello spot – spiega una nota – non è denigrare TikTok, ma semplicemente richiamare i genitori a svolgere un ruolo attivo di vigilanza e a prestare particolare attenzione al momento in cui verrà richiesto ai figli di indicare la loro età per accedere al social. Ma l’invito è anche quello, più generale, di verificare che i più piccoli abbiano l’età adatta per iscriversi a qualsiasi social.