Cos’è un prodotto ricondizionato e come sceglierlo? Ecco una guida pratica per evitare le truffe.
Quante volte è capitato di incappare in un ricondizionato, e chiedersi se ne vale davvero la pena.
L’acquisto dei ricondizionati è in effetti una pratica ancora poco diffusa in Italia (rispetto al resto d’Europa e agli USA).
Da noi c’è parecchia confusione sull’argomento e diffidenza nel comprare un prodotto che si teme “non buono”.
Sono tante le domande che si pone il consumatore: “è usato o nuovo?”, “è del marchio originale?”, “in che condizioni sarà?”, “ha la garanzia?”, “perché ha un prezzo così basso?”.
Proprio per questo vogliamo aiutarvi a chiarire quanti più dubbi possibili e darvi le risposte che cercate.
Ecco 5 cose importanti che bisogna sapere per conoscere bene il mercato dei ricondizionati.
Cosa vuol dire quando un prodotto è ricondizionato
i “ricondizionati” o “rigenerati” (in inglese refurbished) sono prodotti a marchio originale (Apple, Samsung, LG, HP, ecc.) con condizioni estetiche e funzionali pari al nuovo.
Possono essere, ad esempio, prodotti restituiti da un cliente che ha cambiato idea sul modello o sul colore, o per un ordine errato o un malfunzionamento, oppure prodotti usati solo a scopo espositivo in fiere e mostre o all’interno di negozi, quindi toccati da persone ma mai utilizzati.
Il venditore, però, per il solo fatto che il prodotto è stato acceso una volta, non può più venderlo come nuovo.
Quali sono le differenze tra ricondizionato e nuovo?
I ricondizionati sono prodotti come i nuovi (ad esempio smartphone, tv, computer, elettrodomestici) ma che, semplicemente, non sono più sigillati.
Questi prodotti per legge non possono essere venduti al consumatore come “nuovi” e devono essere testati, igienizzati, risigillati e rivenduti quindi come “ricondizionati”.
L’unica differenza tra nuovo e ricondizionato è appunto questa: il nuovo è venduto sigillato dalla fabbrica, il ricondizionato viene controllato e poi risigillato e rivenduto.
Non c’è perciò alcuna differenza in termini di qualità.
Basti pensare all’acquisto di un’automobile a Km 0 per esempio: su quest’auto non sono montate componenti meno performanti o difettose. L’auto viene però immessa sul mercato ad un prezzo inferiore perché lo specifico esemplare non è stato venduto per i più svariati motivi (ad esempio un colore che non piace). M anon per questo vale meno di un veicolo nuovo.
Per questo bisogna controllare sempre bene il grado di ricondizionamento e sapere esattamente le condizioni estetiche e funzionali di ciò che si sta comprando.
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Chi si occupa dei ricondizionati
Ogni prodotto nuovo che non è più sigillato rientra in magazzino e subisce il processo di ricondizionamento. Questo viene eseguito dal produttore stesso o da aziende specializzate.
Il prodotto viene cioè ispezionato e testato per valutarne la situazione estetica e funzionale, se necessario viene riparato (con pezzi nuovi e originali mai usati), poi igienizzato e nuovamente imballato con i suoi accessori. Viene perciò “rinnovato” da tutti i punti di vista.
Se non ha superato tutte queste fasi non può essere venduto nuovamente sul mercato.
Quando è pronto, viene etichettato come “ricondizionato” e gli viene assegnato uno specifico grado che ne indica lo stato (es. “Grado A” ottime condizioni, “Grado B” qualche lieve graffio).
A quel punto ritorna sul mercato, funzionante e in ottime condizioni, venduto come “ricondizionato” ad un prezzo più basso rispetto al nuovo (anche oltre -30%) e coperto da garanzia.
Esistono i ricondizionati usati?
Il rigenerato non è di seconda mano, ma è un prodotto identico a quello nuovo.
Un iPhone ricondizionato, per intenderci, non è un iPhone usato ma un iPhone nuovo che, poiché non più sigillato, dopo i controlli diventa ricondizionato e viene venduto come tale.
Questo lo distingue molto dall’usato: mentre un prodotto usato è venduto nello stato di usura in cui si presenta, il ricondizionato subisce invece un processo di manutenzione dal punto di vista estetico e meccanico-funzionale che lo riporta alla condizione di “nuovo”.