Fatture elettroniche: cosa bisogna sapere e come non commettere violazioni

Come non commettere violazioni in caso di fatture elettroniche e cosa fare al riguardo.

Fatture elettroniche – MeteoWeek.com

Sanzioni fatturazione elettronica, quando scattano e a quanto ammontano?

La normativa vigente impone pesanti sanzioni per le fatture elettroniche inviate in ritardo, con errori, scartate dal Sdi o ancora omesse.

L’intervento più recente dell’Agenzia delle Entrate, la risposta all’interpello numero 129 del 14 maggio 2020, conferma una linea rigida dell’amministrazione finanziaria sui termini da rispettare: con il documento, infatti, si precisa che non è possibile spostare in avanti il termine dei 12 giorni in caso di fattura immediata, anche se la scadenza ricorre in un giorno festivo. Ma vedremo a fine articolo quali sono le opzioni che non rientrano nella regola.

Nel 2020 gli errori iniziali nella predisposizione e nell’invio telematico della fattura elettronica sono stati considerati in qualche modo fisiologici nel primo anno di applicazione, anche e soprattutto tenendo presente che si è trattato di una vera e propria rivoluzione, non solo tecnologica ma anche organizzativa.

Nell’analisi che segue facciamo il punto su regole, importi e possibilità di ravvedimento operoso delle sanzioni previste per il tardivo o errato invio della fattura elettronica nel 2020 e non nell’anno corrente in quanto iniziato da poco, oltre che sui principali codice errori previsti dall’Agenzia delle Entrate.

Errori più comuni

Errori più comuni nella compilazione di una fattura elettronica – MeteoWeek.com

Ritardo di pagamento

La fattura elettronica inviata in ritardo, con errori o addirittura omessa può determinare gravi conseguenze per il contribuente, soprattutto in termini di sanzioni.

  1. Violazione registrazione o fatturazione senza conseguenze sul calcolo dell’IVA: Da 250 euro a 2.000 euro
  2. Fatturazione elettronica o registrazione omessa, tardiva o errata: Dal 90% al 180% dell’imposta, con importo minimo di 500 euro
  3. Violazione fatturazione elettronica e/o registrazione importi esenti, non imponibili, non soggetti ad IVA o reverse charge: Dal 5% al 10% dei corrispettivi, con un minimo di 500 euro; se non ci sono conseguenze sul calcolo IVA o delle imposte sui redditi le sanzioni sono compresa da un minimo di 250 ad un massimo di 2.000 euro
  4. Violazioni solo formali: niente sanzioni

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A questo proposito, è bene evidenziare che nel caso di violazioni di più obblighi legati alla fatturazione elettronica o alla registrazione le sanzioni si applicano una sola volta, nel rispetto del principio del cumulo giuridico.

  • per i contribuenti IVA mensili si poteva godere della riduzione delle sanzioni fino alla liquidazione IVA scaduta lo scorso 16 ottobre 2019, ovvero per tutte le fatture con iva a debito emesse fino alla data dello scorso 30 settembre;
  • per i contribuenti IVA trimestrali, invece, il periodo transitorio è terminato lo scorso 20 agosto 2019, termine di scadenza della liquidazione IVA relativa al secondo trimestre.

Il termine dei 12 giorni è valido anche in caso di festivo

Cosa fare online per la compilazione – MeteoWeek.com

Si specifica che la trasmissione della fattura immediata oltre la scadenza dei 12 giorni dall’effettuazione dell’operazione, anche se cade in un giorno festivo, è punibile con le sanzioni previste dalla legge.

Il motivo? Non è possibile applicare la norma secondo la quale gli adempimenti, anche se solo telematici, che scadono in un giorno festivo sono sempre rinviati al primo giorno lavorativo successivo.

La regola, infatti, riguarda gli adempimenti che il contribuente deve assolvere nei confronti dell’Amministrazione finanziaria.

Nel caso della fattura, sottolinea l’Agenzia delle Entrate, bisogna tutelare la controparte contrattuale, a cui è destinato il documento, e garantire la possibilità di esercitare alcuni diritti fiscalmente riconosciuti.

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