Whatsapp hackerato: dati personali finiti dall’altra parte del mondo

Truffa 4.0 corre su WhatsApp, la più diffusa applicazione di messaggistica via Internet, e non conosce stop.

Whatsapp hackerato – MeteoWeek.com

“Per trenta ore il mio profilo WhatsApp è stato in mano agli hacker, con ogni probabilità pakistani. Anche io ‘derubato’, come gli altri casi di cui vi raccontiamo” 

Inizia così l’articolo di un giornalista bolognese che si è trovato il proprio smartphone collegato in Pakistan, hackerato probabilmente da persone provenienti da quelle zone.

Applicazione bloccata: niente messaggi né videochiamate, niente gruppi dove scambiare un sorriso guardando una foto, niente contatti di lavoro.

La “nuova” truffa

Sono decine i casi rilevati nelle ultime ore dalle forze dell’ordine e la polizia postale, guidata in Emilia-Romagna dal comandante Geo Ceccaroli, sta mettendo insieme i pezzi di un vero e proprio attacco hacker su larga scala, proveniente presumibilmente dal Pakistan a giudicare dalla geocalizzazione.

Come una vera e propria pandemia (a cui siamo purtroppo ormai abituati), anche la truffa dei “codici” WhatsApp ha delle ondate: qualcosa s’era scorto prima di Natale (anche in altre zone d’Italia), ora invece la curva dei contagi s’impenna sempre più. Fra le vittime, anche il sindaco di Santa Sofia, Daniele Valbonesi e due numeri di servizio dell’amministrazione comunale.

Ma come funziona la truffa?

Messaggio di truffa – MeteoWeek.com

Tutto parte con un messaggio truffa e finisce con il furto di identità WhatsApp della vittima, grazie al quale l’hacker riesce ad avere accesso anche a molti numeri presenti nella rubrica del malcapitato, così da poter diffondere, proprio come un virus, la trappola ad altri utenti.

I modus operandi è sempre lo stesso.

la vittima riceve su WhatsApp un messaggio da uno dei suoi contatti con un codice. A questo punto, il contatto chiede alla vittima di reinviargli questo codice, perché ha perso le sue credenziali e quei numeri gli servono per poter sbloccare il suo account.

In realtà, la persona che scrive non è l’amico, ma l’hacker che si è impossessato dell’identità del contatto e adesso cerca di carpirne altre.

“Ho perso il codice d’accesso, me lo rimandi?”

Non cascateci.

Se il malcapitato fa il tragico errore di rispondere, inviando il codice, il danno è fatto. Infatti, malgrado sia l’hacker a inviare il messaggio, non ne conosce il contenuto. E solo comunicandoglielo con una risposta, riesce a carpirlo.


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Con questo codice, reinstalla su un nuovo cellulare il profilo WhatsApp della vittima, che quindi dal suo telefono non riesce più ad accedere alla app di messaggistica, non avendo più le credenziali legate al profilo.

Accedendo ai contatti dell’hackerato, il giro ricomincia, all’infinito. Il sindaco di Santa Sofia Valbonesi conferma l’iter: “Mi è arrivato un messaggio da parte di una persona che ben conosco con nome e cognome giusto una richiesta di girare un sms ed io, senza pensarci due volte e, visto che ogni giorno sono subissato di mail, telefonate, sms, messenger, l’ho fatto e il mio account Whatsapp è stato hackerato. Rassicuro però i cittadini: non ci sono dati sensibili relativi alla vita dell’amministrazione“.