WhatsApp: la nuova truffa che “ti passano” i tuoi contatti in rubrica

Sembra assurdo, ma chi non aiuterebbe un suo amico o, comunque, non presterebbe aiuto ad un conoscente? Bene questo è il concetto base su cui si fonda la nuova truffa.

Hacker in azione su WhatsApp – MeteoWeek.com

La truffa che vi raccontiamo questa volta è molto ben congegnata quanto semplice: mira ad entrare in empatia con la vittima fingendosi un amico per poi rubare i dati personali e non solo. A chiunque può succedere di cambiare cellulare e passare da un sistema ad un altro dove, tra le prime cose che facciamo, andiamo a reinstallare subito le App fondamentali, tra cui l’amato WhatsApp. In uno dei passaggi, di preciso nel trasferire i dati dal vecchio al  nuovo device, siamo costretti per la nostra sicurezza a rifare il log dando conferma della nostra identità attraverso un un codice inviatoci via sms. Questo codice viene generato e inviato sul nostro cellulare per dare maggior sicurezza a questa operazione, facendo in modo che nessuno possa impadronirsi durante la migrazione dati del nostro account personale.

Come rubare l’identità WhatsApp?

Per questa frode, che ricordo comporta il furto dell’identità, la procedura viene fatta partire da un hacker il quale immette il vostro numero di cellulare e gli altri vostri dati sull’app che, però, necessita comunque da noi solamente la seconda conferma  ovvero il codice OPT che serve a completare la procedura(quello sms). Essendo solo noi in grado di fornire ed inviare il codice, ci contatterà sotto forma di amico o di nostro contatto in rubrica. Secondo quanto si legge sul sito della Polizia di Stato, l’approccio inizia tutto col seguente messaggio: «Ciao, ti ho inviato un codice per sbaglio, potresti rimandarmelo?». Troviamo sempre sullo stesso sito della Polizia alcuni passaggi informativi che spiegano: «Il messaggio arriva da un vostro contatto e quindi siete indotti a pensare che sia vero. Purtroppo si tratta di un’altra vittima della frode che ha già subito il furto dei dati, in particolare della rubrica, nella quale c’era anche il vostro numero di telefono».

Come agire in questi casi?

«La Polizia postale sta ricevendo molte segnalazioni da parte di persone che, tratte in inganno dalla presunta conoscenza del mittente, non hanno esitato ad assecondare la richiesta, rispondendo al messaggio, ignari di essere vittime di una frode. Il codice inviato, infatti, consente ai cybercriminali di completare la procedura, di impadronirsi dell’account Whatsapp e della rubrica telefonica, e di sfruttare questi dati per compiere ulteriori frodi utilizzando il vostro numero di telefono, ai danni dei vostri contatti». Letto ciò che viene diffuso dal sito ufficiale della Polizia di Stato, ricordo che l’invio di codici, password e altri riferimenti del proprio account non vengono mai richiesti da terzi durante i cambi di device.


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Come potersi difendere?

Viene ritenuto importante che da parte degli utenti, già vittime della frode, si segnali in maniera tempestiva casi analoghi e altre difformità alle autorità competenti, cosicché possa essere bloccata la catena di furti che passa da “rubrica in rubrica”. Per avere un account WhatsApp più solido si può attivare la “verifica in due passaggi”  che troviamo dal menù “impostazioni –> account”, che ci permetterà di inserire un Pin di sei cifre usato al primo accesso e richiesto come conferma per ogni successiva operazione. Così chiunque proverà a usare il tuo account ti arriverà la notifica per la richiesta del completamento del Pin che solo noi conosciamo, tagliando ogni malintenzionato al di fuori.

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