Il dark web è un “luogo” dell’Internet estremamente pericoloso, ed è anche una fonte dove acquisire virus e malware di varia natura a pochi soldi. Ecco come funziona questo oscuro mercato
Sin dalla nascita dell’Internet, gli esperti di sicurezza informatica raccomandano di prestare massima attenzione quando se ne fa uso. D’altro canto, sul Web “classico” sono già svariate le possibilità di cadere in truffe o in altre forme di attacco proveniente da malintenzionati, soprattutto nella forma dei malware, virus informatici trasmessi tramite diversi supporti.
E’ più recente, tuttavia, la diffusione della consapevolezza che esiste un altro strato della Rete come la conosciamo. Stiamo parlando ovviamente del dark web, che rappresenta ad oggi il luogo dell’Internet più pericoloso in assoluto. Vi sono molte guide e tutorial su come raggiungere il dark web, ma il nostro consiglio è di evitare categoricamente l’ingresso in questo portale.
Il dark web in realtà è l’estrema parte di un altro strato “sotterraneo” dell’Internet che noi conosciamo, vale a dire il deep web, anch’esso raggiungibile tramite metodi particolari di collegamento. Dal deep web al dark web vi si passa tramite i medesimi metodi, ovvero tramite l’accesso alla cosiddetta darknet.
Deep web e dark web condividono una caratteristica di base: in particolare, entrambi permettono di aggirare il filtro dei contenuti e la censura presenti sul Web classico, mediante il superamento di firewall specifici.
Ciò che ne deriva è un quadro piuttosto controverso. Se da un lato infatti vengono adottate politiche di tutela massima della privacy degli utenti, specialmente dei cittadini sottoposti a sorveglianza “di massa”, dall’altro tutte queste coperture fungono da nascondiglio per la cybercriminalità. Essa si concretizza in varie sfaccettature: nel dark web infatti si possono vendere prodotti di contrabbando, illegali in molti Paesi del mondo o il cui possesso richiederebbe permessi specifici (come le armi), la corruzione di file, la condivisione di dati privati rubati ad utenti, la fuga di notizie, la condivisione di file piratati, e così via.
In tutto questo si inserisce anche il mercato dei malware, che negli ultimi mesi oltretutto sembra aver accolto un numero sempre maggiore di utenti. La grande “protezione” di cui gode il lato oscuro del Web permette la nascita di mercati totalmente illegali, e tra questi rientra appunto la compravendita di virus informatici.
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Negli ultimi mesi, alcuni team esperti in materia di sicurezza informatica hanno rilevato nel dark web vari mercati dove è possibile acquistare “kit pronti all’uso” per la diffusione di malware. Uno di essi in particolare è stato segnalato dal team di Flashpoint: il kit in questione viene venduto al prezzo irrisorio di 30 dollari, e vi ha accesso chiunque riesca a reperirlo nel dark web.
Un quadro davvero pericoloso, insomma, se si pensa che per entrare in questi portali è sufficiente seguire qualche semplice tutorial sul Web che utilizziamo quotidianamente.
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