Slack ripristinato: ieri down in tutto il mondo a causa di alcuni problemi

Slack è ritornato ad essere utilizzabile senza problemi dopo l’improvviso down di ieri, lunedì 4 gennaio, durato diverse ore. L’azienda si scusa per le interruzioni, ma è soltanto è l’ultimo di una serie di problemi riscontrati da alcuni giganti della tecnologia negli ultimi mesi

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Slack, software di collaborazione aziendale utilizzato per l’invio di messaggi istantanei, nato nell’agosto 2013 – MeteoWeek.com

Slack, la popolare piattaforma di messaggistica utilizzata da oltre 10 milioni di utenti in tutto il mondo, soprattutto in ambito lavorativo, ha ripristinato il servizio dopo aver subito una grave interruzione ieri, lunedì 4 gennaio. La società aveva inizialmente definito il problema come un “incidente”, diventato poi “un’interruzione” un’ora più tardi, con una dichiarazione sul proprio sito web.

I clienti potrebbero avere problemi a connettersi a Slack in questo momento“, affermava la dichiarazione. “Il nostro team sta indagando e daremo seguito a ulteriori informazioni non appena le avremo“. Alle 15:10, la società ha poi scritto: “Siamo veramente dispiaciuti per l’interruzione di oggi. Torneremo con un riepilogo di questo problema“. Come riporta il New York Times, la società ha affermato in seguito di aver risolto i problemi, ma un rappresentante di Slack – interpellato dallo storico quotidiano statunitense – non è stato in grado di dire quanti dei milioni di utenti giornalieri di Slack siano stati colpiti o cosa abbia effettivamente causato l’interruzione.

Una giornata “problematica”

Il sito Web Downdetector, che tiene traccia delle interruzioni di Internet, ha registrato un picco nei problemi segnalati con Slack verso le 10:00, ora orientale, e la società ha pubblicato la sua prima dichiarazione sul problema alle 10:14. Nel tardo pomeriggio, il picco sembrava essersi attenuato. Durante l’interruzione, gli utenti non potevano inviare messaggi, effettuare chiamate o persino accedere al servizio; alcuni hanno riscontrato problemi anche con i loro calendari e le notifiche. L’interruzione ha indirizzato molte persone ai concorrenti di Slack, come i servizi video di Google o Zoom, o di nuovo alle semplici telefonate e alle e-mail, strumenti che potrebbero ormai sembrare antiquati per alcuni dipendenti che, pur lavorando da casa per gran parte dell’anno appena giunto al termine, si sono abituati alla comodità e l’immediatezza dell’app Slack sul proprio laptop o smartphone.

Il servizio ha ripreso a funzionare regolarmente per alcuni utenti intorno alle 18.20. “Alcuni clienti potrebbero essere in grado di connettersi, ma potrebbero anche riscontrare prestazioni ridotte“, aveva detto Slack alle ore 13:00.

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Uno degli errori di caricamento di Slack – MeteoWeek.com | fonte: New York Times

Slack, una piattaforma salita alla ribalta, insieme agli strumenti che semplificano il lavoro da remoto

Negli ultimi anni, Slack è cresciuto moltissimo, diventando uno strumento essenziale sul posto di lavoro, soprattutto per i molti utenti di organizzazioni e aziende che sono passati allo smart working, a causa della pandemia di coronavirus. Più di 750.000 aziende utilizzano il servizio, secondo Slack, che è diventata una società indipendente quotata in borsa a metà del 2019. Salesforce, impresa statunitense di cloud computing con sede a San Francisco e operativa in 36 paesi del mondo, ha annunciato nel mese di dicembre l’acquisto di Slack per 27,7 miliardi di dollari, in quello che è soltanto l’ultimo di una serie di importanti accordi che evidenziano la grande domanda di strumenti che consentono alle persone di lavorare meglio da remoto.

Infatti, nel mese di novembre, Adobe ha mostrato la sua intenzione di acquisire la società di software di gestione Workfront per 1,5 miliardi di dollari, e Atlassian, che vende appunto strumenti per gli sviluppatori di software.


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Il Times prevede che anche altre aziende con tali prodotti, tra cui Airtable, Dropbox e Smartsheet, potrebbero essere tra i potenziali obiettivi di acquisizioni da parte di potenti aziende tecnologiche. I dirigenti di Slack, fondata nel 2013, prima di accettare quella di Salesforce, avevano già rifiutato alcune offerte in passato.

Ma è soltanto l’ultimo di una serie di problemi per i giganti della tecnologia

Sebbene, una volta, le interruzioni erano abbastanza comuni per le società Internet, esse, sono diventate sempre più rare poiché diversi giganti della tecnologia, come Google e Facebook, hanno costruito reti di data center interconnessi. Ma negli ultimi mesi anche delle grandi aziende hanno riscontrato problemi diffusi, evidenziando quanto queste siano diventate dipendenti da quelle reti.

A settembre, i servizi Google, tra cui Gmail, Hangouts, Maps e YouTube, avevano subito un breve arresto a causa di alcuni problemi, così come Slack (di nuovo) e una suite di servizi Microsoft, tra cui Outlook, Office 365 e Teams. A dicembre, Google ha subito un’altra interruzione con le sue app, durata circa 45 minuti. E, nel mese di agosto, un’interruzione del servizio video Zoom ha causato problemi per diverse ore, in quello che era il primo giorno di scuola per molti studenti degli Stati Uniti.

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