Google Maps ed il suggerimento ‘troppo pericoloso’

Sembra ormai impossibile ma Google Maps ha suggerito un percorso che ha condotto due giovani su una via in disuso che gli è stata fatale.

Congelamento di un’auto in Siberia – MeteoWeek.com

Google Maps il ben noto sistema di navigazione e mappatura del globo della casa di Mountain View è nuovamente nei guai. Stavolta il problema è stato causato da uno dei suoi servizi, Maps, che avrebbe suggerito un percorso durante l’utilizzo come navigatore satellitare, senza tener conto dei rischi possibili che, purtroppo, sono stati letali.

Difatti nella Russia e in particolare nella regione della Siberia questo sistema è considerato molto meno aggiornato rispetto ad altri navigatori russi come Yandex e Navigagor, quest’ultimo nel particolare. A causa di ciò che è accaduto, Google Maps ha smesso di suggerire il percorso intrapreso dai due ragazzi appena diciottenni.

Nella Russia Siberiana esiste una vecchia strada creata da Stalin durante i tempi del regime comunista soprannominata la ‘Strada delle Ossa’, con gran stizza dal popolo. Questa strada malfamata prende il nome dalle innumerevoli morti degli operai deceduti durante la sua costruzione, che poi vennero anche seppelliti ai lati delle carreggiate. Oggi la strada si trova in pessime condizioni ed è percorsa raramente dagli abitanti locali che, comunque, sono obbligati a percorrerla poiché collega Jakutsk a Magadan.

Com’è accaduto l’incidente della “strada delle ossa”?

Ritorniamo ora al fatto. Era la fine di novembre dell’anno appena terminato quando i due ragazzi di 18 anni, Sergey Ustinov e il suo amico e coetaneo Vladislav Istomin viaggiava a bordo di una vecchia Toyota Chaser, percorrendo la suddetta e pericolosissima strada, suggerita per l’appunto da Google Maps. Durante il tragitto si guasta il radiatore della Toyota obbligando i due giovani a chiedere immediatamente aiuto alla famiglia. Nell’attesa dei soccorsi hanno ben pensato di bruciare i copertoni del veicolo per evitare il rischio di ipotermia.

Nonostante la rapidità con cui le famiglie avvisano i soccorsi i tempi d’azione non riescono ad essere molto celeri e l’ipotermia è sempre più vicina. I ragazzi perdono rapidamente conoscenza a causa del freddo della Siberia che sfiora i -45° e il peggio volge al termine. Solo dopo alcuni giorni i soccorritori troveranno Sergey senza vita, mentre il suo amico e coetaneo ancora in vita ma in condizioni davvero critiche. Vladislav invece riuscirà a salvarsi ma in condizioni molto gravi:gli riscontreranno ingenti danni ad un braccio e ad una gamba.


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Ora, trascorso un mese circa, Vladislav è ancora ricoverato in ospedale e a quanto dichiarati dai medici assolutamente non si può considerare fuori pericolo. Perciò solo una volta ripreso sia dalle ferite fisiche che dal trauma emotivo, Vladislav deciderà se e come portare avanti qualsivoglia azione verso Google.

Nel frattempo in Russia aumentano le contestazioni ai danni del Gigante di Mountain View, basate sul ragionamento che se questo loro strumento fosse stato adeguatamente aggiornato, come i suoi competitor nazionali, probabilmente questa tragedia non sarebbe accaduta.