FarmVille, game over: chiude un gioco che ha fatto la storia di Facebook

Dopo 11 anni, FarmVille non è più disponibile su Facebook: il colosso dei social network ha deciso di interrompere il supporto dei giochi Adobe Flash Player dal 1° gennaio 2021. Chiude un gioco che ha segnato la storia di Facebook e, più in generale, dei giochi online

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FarmVille, gioco nato nel 2009 e chiuso definitivamente il 1° gennaio 2021 – MeteoWeek.com

All’inizio del 2009, quando Facebook non era ancora la potenza che è diventata oggi, anche il mercato dei videogiochi online doveva ancora “sbocciare”. Poi, nel mese di giugno, è arrivato FarmVille. Un gioco apparentemente molto banale, in quanto simula la vita di un agricoltore, permettendo ai giocatori di piantare, far crescere e raccogliere piante e alberi virtuali, nonché di allevare animali. Eppure, molte persone che hanno iniziato a giocarci sono entrate in un tunnel dal quale era difficile uscire. Più avanti vedremo il perché.

La fine di un’era

Il gioco, progettato per essere giocato su Facebook e basato sul programma Adobe Flash Player, è stato chiuso venerdì, con l’inizio del nuovo anno. Creato dalla società statunitense sviluppatrice di videogiochi Zynga, è “morto” – dopo ben 11 anni – proprio insieme a Flash Player, in quanto Adobe ha ufficialmente terminato la distribuzione e l’aggiornamento di esso per tutti i browser web. Congiuntamente, anche Facebook ha deciso di interrompere completamente il supporto dei giochi Flash dal 1° gennaio 2021. La fine di FarmVille era già stata annunciata a fine settembre 2020, ma la sua era è quindi terminata con l’arrivo del 2021. Fortunatamente per Zynga, i suoi sequel – FarmVille 2 e 3 – continueranno a sopravvivere, in quanto possono essere riprodotti tramite app mobili.

Ma il FarmVille originale continua (e continuerà) a vivere nei ricordi di moltissimi utenti di Facebook: al suo apice contava 32 milioni di utenti attivi al giorno e quasi 85 milioni di giocatori totali. Ha contribuito a trasformare Facebook da un semplice social network ad un passatempo ed un luogo anche di gioco.


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Avevamo pensato a FarmVille su un social media non solo come un modo per far conoscere i giochi alle persone“, sono le parole di Mark Pincus, che all’epoca era amministratore delegato di Zynga ed è ora presidente del consiglio di amministrazione. “Ho pensato: le persone sono sole in un social network come Facebook, e voglio dare loro qualcosa da fare insieme“.

FarmVille: un’idea rivoluzionaria

Il gioco ha riscosso un notevole successo attirando i giocatori in un loop dal quale era difficile tirarsi fuori. Se non fossi entrato nel gioco almeno una volta al giorno, i tuoi raccolti appassirebbero e morirebbero. Per questo, alcuni giocatori impostavano la sveglia in modo da non dimenticarsi “la raccolta”. E se avevi bisogno di aiuto, potevi spendere soldi veri o – più semplicemente – inviare richieste ai tuoi amici di Facebook, una fonte di fastidio per i non giocatori, assediati da notifiche e post nei loro feed di notizie. Ed è quindi normale che ad un certo punto qualcuno abbia pensato “Dai, lo provo”. FarmVille ha quindi incoraggiato le persone ad attirare gli amici come risorse sia per se stessi che per il servizio che stavano utilizzando. Questa idea è ormai alla base di una moltitudine di giochi diversi, che si sono appunto ispirati al “modello FarmVille”.

Le notifiche di FarmVille: una cosa detestata da molti utenti ma che, allo stesso tempo, è risultata essere una delle caratteristiche che ha contribuito al successo planetario del gioco sviluppato da Zynga – MeteoWeek.com

Mentre altri giochi avevano provato alcune delle stesse metodologie, FarmVille è stato il primo a diventare un fenomeno mainstream. Sebbene l’agricoltura sia tutt’altro che un genere popolare per un videogioco, il signor Pincus la considerava un’attività rilassante che avrebbe attirato (come poi è successo) un vasto pubblico, specialmente adulti e donne che – ai tempi – non avrebbero mai speso centinaia di dollari per una console come l’Xbox 360, la PlayStation 3 o la Nintendo Wii. Inconsciamente è stato il preludio dell’esplosione del mercato dei videogiochi per dispositivi mobili, con i giocatori occasionali che si sono allontanati dalle console appena gli smartphone hanno preso piede.

Un gioco mai apprezzato come meriterebbe

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Un’immagine di gameplay di FarmVille – MeteoWeek.com

Come riporta il New York Times, l’industria dei videogiochi – e non solo – è sempre stata fredda nei confronti di FarmVille, nonostante il suo innegabile successo. Un dirigente di Zynga è stato fischiato quando ha accettato un premio alla Game Developers Conference nel 2010, e il signor Pincus ha affermato di aver avuto problemi nel reclutare sviluppatori. Sempre nel 2010, la rivista Time ha definito FarmVille una delle “50 peggiori invenzioni“, riconoscendo quanto fosse innovativo ma definendolo “a malapena un gioco”.

Per molti, esso sarà ricordato più per la sua presenza nei feed di notizie delle persone che per il gioco stesso. Eppure, questa pare una visione fin troppo semplicistica. Per carità, anche per il sottoscritto FarmVille non è un bel gioco, ma l’idea di “associarloal tempo reale è un qualcosa che non può essere criticato. Mi è capitato di terminare giochi per console dopo meno di 10/12 ore, il che è frustrante dato il loro costo. FarmVille era completamente gratuito, potenzialmente infinito per quanto riguarda il tempo di gioco e, in un certo senso, costringeva l’utente ad accedere al gioco ogni giorno se voleva conseguire i risultati migliori. Insomma, per farla breve, a parere di chi scrive è stato un vero e proprio colpo di genio.

Addio al primo FarmVille quindi, un gioco che ha segnato la storia di Facebook e dell’intero mondo dei giochi online. E questo è fuori discussione.