Secondo l’Oms Europa vi sono 52 milioni di persone a cui è stato diagnosticato il diabete. La prevalenza di questa malattia è in crescita in tutta Europa arrivando a tassi del 10-14% della popolazione in alcuni stati.
Questo aumento è dovuto in parte all’invecchiamento generale della popolazione ma principalmente alla diffusione di fattori di rischio come il sovrappeso e l’obesità, conseguenze di una scorretta alimentazione, sedentarietà e disuguaglianze economiche. Sempre secondo l’Oms nel mondo sono circa 346 milioni le persone affette da diabete più dell’80% delle morti correlate a questa patologia avvengono in Paesi a basso e medio reddito. I decessi per diabete sono destinati a raddoppiare tra il 2005 e il 2030.
Parlando dell’Italia, l’Istat ogni anno effettua un monitoraggio sullo stato di salute della popolazione e su alcuni comportamenti sanitari e stili di vita, raccogliendo informazioni sugli “Aspetti della vita quotidiana”. I dati riportati nell’annuario statistico Istat 2015 indicano che è diabetico il 5,4% degli italiani.
Il diabete è una tra le malattie più comuni al mondo che deriva dallo squilibrio tra livelli di glucosio e livelli di insulina. Il diabete di tipo 1 si manifesta quando l’organismo non è in grado di produrre insulina per abbassare la glicemia mentre il diabete di tipo 2 risulta dalla combinazione di insulino-resistenza (ovvero una ridotta risposta delle cellule all’azione dell’insulina) e insufficiente produzione di insulina.
Fortunatamente le tecnologie per il diabete sono in costante perfezionamento tanto da ridurre la fastidiosa terapia “multi-iniettiva” in cui un paziente con diagnosi di diabete mellito di tipo 1 poteva dove ricorrere a una media di 5-6 iniezioni sottocutanee al giorno, per non parlare delle numerose misurazioni di glucosio da sangue capillare prelevato dai polpastrelli.
Riguardo la misurazione della glicemia accorrono in aiuto da ormai qualche anno dei dispositivi piccolissimi (che potrebbero farvi sentire anche un po’ cibernetici, in tema con l’uscita del videogioco Cyberpunk 2077) che misurano 24 ore su 24 la glicemia: si chiamano CGM e monitorano i livelli di glucosio nel liquido interstiziale ogni 5 minuti, registrando i cambiamenti della glicemia in tempo reale e Fornendo informazioni utili atti a predire lo stato glicemico futuro consentendo di valutare la terapia.
I livelli di glucosio nel liquido interstiziale riflettono i livelli nel sangue ma con uno “scarto di tempo” da quello del torrente sanguigno. Si parla di un intervallo stimato tra i 5 e 20 minuti, a cui si può soprassedere in cambio del vantaggio che danno. Bisogna sempre tener conto però, soprattutto nei momenti di maggiore variazione glicemica di questo “handicap”. Questi dispositivi hanno il grandissimo vantaggio prevenire tempestivamente eventuali ipoglicemie o iperglicemie e facilitare la loro gestione, soprattutto durante le ore di sonno.
Il dispositivo include un piccolo sensore composto da un elettrodo flessibile che viene inserito sottopelle nel paziente e tenuto in posizione con un cerotto adesivo. Il sensore può rimanere in sede per diverso tempo (dipendentemente dal modello per 7, 10 o 14 giorni) prima di essere sostituito. Misura il glucosio interstiziale ogni 5 minuti e lo invia ad un apparecchio ricevente dotato di display o direttamente ad un telefono cellulare o a un tablet tramite un’applicazione specifica. Il dispositivo riceve i dati li memorizza e ne consente lo scarico su software che analizzano i dati delle glicemie e creano riepiloghi utili al medico.
Attualmente ne esistono 2 tipi diversi:
- Il “CGM Real-Time” misura e visualizza automaticamente la glicemia ad intervalli prestabiliti e, a in funzione al modello posseduto, è in grado di predire la glicemia futura. Fondamentalmente queste informazioni vengono trasmesse senza necessità di intervento da parte del paziente. Il dispositivo inoltre avvisa il paziente in caso di ipoglicemia e/o di iperglicemia attraverso degli allarmi pre-impostati.
- Il “Flash glucose monitoring” detto anche FGM, permette all’utente di misurare la glicemia quando di necessità: indica le tendenze dei valori glicemici del momento. Queste informazioni vengono trasmesse ogni volta che l’utilizzatore scansiona il sensore utilizzando il lettore del dispositivo o una applicazione sullo smartphone
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Recentemente sono stati approvati dalla FDA i “Sensor Augmented Pumps” i sistemi CGM in combinazione con la pompa insulinica (microinfusore) che sono formati da tre componenti il CGM, il microinfusore ed un algoritmo che calcola, sulla base dei livelli di glicemia, le unità di insulina da erogare sia nella fase di digiuno che in previsione di un pasto. Questo sistema, originariamente approvato in adulti e adolescenti, può ora essere utilizzato nei bambini a partire dai 7 anni, oltre ad essere in fase di studio nei bambini più piccoli.